Io non ho mai smesso di considerarmi più intelligente di tutti e, qualche volta, credetemi, me ne sono sentito un po' imbarazzato.

Monday, December 14, 2020

Discorso della montagna


 
 
Beato Angelico, Discorso della montagna, 1438-144-, Convento di San Marco, Firenze.
 
 
Entrando nella cella numero 32, lungo il corridoio nord, del convento di San Marco a Firenze, ci si trova davanti ad un’opera che, per la sua bellezza, toglie il fiato. E’ il discorso della montagna, un affresco opera di Fra Giovanni da Fiesole, il Beato Angelico.

L’affresco raffigura Gesù, su una montagna, attorniato dai dodici Apostoli.  Il Signore è seduto, la postura altera, il vestito e l’espressione del volto fanno di lui un maestro, il Maestro. La mano destra è alzata e l’indice è rivolto verso l’alto, verso Dio.  L’altra mano stringe  un rotolo, il rotolo della Legge, in esso sono contenute le parole della Legge Nuova. 

Gli Apostoli, seduti anch’essi sulla roccia,  delineano un  semicerchio di cui Cristo e’ l’inizio e la fine, l’alfa e l’Omega. Rappresentano  la  Chiesa. Forse l’artista ha inteso raffigurarLa come  città collocata sopra un monte: i dodici  ne delineano la cinta muraria mentre Gesù emerge come la torre.  I dodici uomini  brillano di una luce cangiante; rappresentano la promessa di ‘cosa’ o di ‘come’ diventeranno i figli di Dio: luminosi di luce divina.

 
 Source:Guardare la Parola.Blog di Anna Carotenuto

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