Io non ho mai smesso di considerarmi più intelligente di tutti e, qualche volta, credetemi, me ne sono sentito un po' imbarazzato.

Wednesday, December 30, 2020

Il destino dei Fiori


Ditemi,fiori gentili,

lacrime delle stelle,

voi che siete nel giardino e

annuite alle api che cantano

la rugiada ai raggi del sole ,

ditemi siete consci

del destino che vi aspetta?

Continuate a sognare finche'

potete e a ondeggiare giocando

con la delicata brezza dell'estate .

Domani una mano spietata

vi stringera' la gola ,

vi strappera',

vi spezzera',

trascinandovi via dalle vostre

quiete dimore.

Edward Jenner vaccina un bambino


 

    “Edward Jenner vaccina un bambino”, di Eugène Ernest Hillemacher, 1884, Wellcome Collection, Londra.

    Di figli in vita sua ne aveva avuti sedici in tutto, ma la perdita di quattro di loro a causa del vaiolo per l’Imperatrice Maria Teresa d’Asburgo rappresentò comunque un dramma.

    L’anno più difficile fu il 1767, quando una terribile epidemia le portò via prima fra tutte la nuora Maria Giuseppa di Baviera, moglie dell’erede al trono Giuseppe II, per assistere la quale s’infettò anche lei, Maria Teresa, che a differenza del marito volle restarle accanto sino a chiuderle gli occhi per sempre.

    L’attacco della malattia fu sul punto di avere la meglio anche su di lei, tanto che i ministri ordinarono di tenere i cavalli sempre sellati e pronti a diffondere in tutta Europa la notizia del suo decesso. Il corpo della sovrana si ricoprì di pustole e il volto le si gonfiò come una maschera, ma dopo più di un mese trascorso fra la vita e la morte Maria Teresa guarì e poté finalmente mostrarsi nuovamente in pubblico, pur recando in volto i segni di quella lotta col male.

    Da lì a pochi mesi il vaiolo le avrebbe portato via un’altra figlia, la sedicenne Maria Giuseppina, e rovinato la vita anche della bellissima Maria Elisabetta che, pur scampata alla morte, ebbe il viso rovinato a tal punto da venir soprannominata “la Gozzuta” e dover così rinunciare ai sogni di matrimonio per ritirarsi in un convento.

    La donna più potente d’Europa, non diversamente dai suoi sudditi, si scoprì dunque inerme di fronte al nemico più spietato e insidioso di tutti, perché invisibile. Resasi conto che le cure prescritte dal medico di corte e consistenti soltanto in una serie di salassi, inutili e dannosi su fisici già tanto debilitati dalla malattia, non portavano ad alcun risultato concreto, volle dare fiducia ad una pratica innovativa già sperimentata con successo in Inghilterra, Toscana e nel Regno di Napoli, dove solo un paio d’anni più tardi il grande medico Domenico Cotugno avrebbe pubblicato i risultati delle sue ricerche nel “De sedibus variolarum syntagma”.

    Si trattava della tecnica dell’inoculazione, a mezzo di due piccole incisioni cutanee, di un filo imbevuto di materiale vaioloso prelevato dalle vacche infette. Nella sua forma vaccina infatti il vaiolo risultava molto meno pericoloso per l’uomo e soprattutto non lasciava lesioni cutanee, se non minime, così come s’era notato osservando i mungitori che, grazie al loro continuo contatto con le mucche, di vaiolo non s’ammalavano mai.

    Per dare l’esempio Maria Teresa fece inoculare per primi i suoi figli più piccoli Ferdinando e Massimiliano, esibendoli poi al pubblico in una carrozza scoperta accanto a sé, per le vie di Vienna. Convinse così il suo popolo a fare la stessa cosa, col risultato che l’epidemia in poco tempo regredì sino a scomparire.

    Dalle mucche ecco dunque che la strada per il vaccino (termine derivante proprio da questi animali) di Jenner era tracciata, grazie alla fiducia riposta nella scienza da una madre che al tempo stesso era una sovrana illuminata.

Che tipo di donna o di uomo sei?

Research: How Women and Men View Competition Differently  

Donna Acidona

La famiglia delle acidone comprende tutti quegli esemplari che, per un motivo o per l’altro, non sono in grado di passare una serata in compagnia senza scazzare con qualcuno del gruppo. Caratteristica dell’Acidona, è la sua capacita di criticare qualunque frase le venga rivolta come se fosse un insulto nei suoi riguardi. Ad un classico “Ciao, come stai?”, l’Acidona risponde quasi immancabilmente “Che ti frega? Fatti i cazzi tuoi!”. Da questo comportamento ne deriva un generale disprezzo nei suoi riguardi, che la porta negli anni ad inacidirsi sempre di piu, fino a sfociare nella categoria delle Isteriche.



La Donna in Carriera

Questa categoria è sostanzialmente composta da donne provenienti da altre categorie, delle quali mantengono parte delle caratteristiche, aggiungendone di nuove che in alcuni casi si rivelano deleterie. Una di queste nuove è l’atteggiamento: “so tutto io perche' mi faccio il culo in ufficio e non voglio sentire cazzate perche' sono stanca!”. Non di rado, infatti, pur di accedere alla categoria, le donne si prestano a innumerevoli compromessi, ivi compresi quelli di natura sessuale. La febbre da carriera le costringe a costanti sessioni di seduzione sul luogo di lavoro, con notevole dispendio delle proprie risorse umane. Questo si riflette in modo molto negativo sull’eventuale partner maschile, il quale, giustamente, dopo alcuni mesi di tolleranza all’assenza di un normale equilibrio nella psiche della compagna, inizia a farsi un pochetto i cazzi propri, mollando, come si suol dire, la presa per dedicarsi ad una piu sana attivita da scapolone.



Uomo Perfetto
 

ti vuole sinceramente bene,si preoccupa realmente per te,si diverte con te,é intellligente, gentile, generoso,al punto da farti dubitare che sia vero...ed infatti é GAY...



Uomo Misterioso

Silenzioso, sempre perso nei suoi pensieri peccato che quando sembra che stia meditando sui grandi meccanismi dell'Universo,in realtà è impegnato a scaccolarsi.



Uomo Crostaceo

Se riesci a far aprire il crostaceo potresti trovare una sorpresa.Solo che é una cosa decisamente molto lunga.Ci vuole pazienza e volontà.Di solito é una persona chiusa e timida.E' comunemente detto uomo-gratta e vinci poiché la maggior parte delle volte si può rimanere deluse dal mollusco chiuso nella cozza, ma può capitare di trovare un tesoro consigliato a chi ama il rischio e la curiosità.Ideale per donne ottimiste.


Monday, December 28, 2020

False amicizie

Hi,i exist. - False amicizie. - Wattpad 

Chi bada esclusivamente al proprio interesse e per questo si impegna in un’amicizia, sbaglia di grosso. Finirà come ha cominciato. Si è procurato un amico per avere in futuro qualcuno che lo aiuterà, un giorno, a liberarsi dalle catene, ma al primo sferragliare della catena, quello se ne andrà. Queste sono amicizie che la gente chiama opportunistiche: chi è stato preso come amico soltanto per tornaconto, sarà gradito finché sarà utile.Ecco perché uno stuolo di amici attornia quelli che godono di fiorente fortuna. Intorno a chi ha subito un rovescio regna la solitudine; ben presto gli amici se la squagliano, appena messi alla prova. Ecco perché ci sono tanti esempi scandalosi di persone che abbandonano gli amici per paura e di altri ancora che sempre per paura li tradiscono.Il principio e la fine saranno inevitabilmente coerenti: chi ha cominciato a essere amico perché gli conviene, cesserà anche di esserlo perché gli conviene.

Non dire mai

In life never say never and never say always! Cause things will begin and  things will end!" | Riflessioni, Citazioni, Parole 

 

Chi e' ancora vivo non dica : "MAI".

Quel che e' sicuro non e' sicuro.
Come e',cosi' non restera'.....
E il MAI diventa "OGGI"

La tazza del te'


Se vuoi bere del te' fresco, devi prima svuotare la tazza altrimenti il Te' trabocca e bagna dappertutto.Lo stesso con la nostra testa.Ha una capacita' limitata, e se si vuole imparare qualcosa di nuovo sul mondo bisogna prima svuotarla.

Capita invece che si passi tutta la vita a rigirare sempre lo stesso Te' convinti che sia buonissimo perche' non se ne e' mai assaggiato dell'altro perche' nella tazza non ci stava e non ci stava perche' era piena di Te' vecchio che sembrava tanto buono perche' non se ne era mai assaggiato dell'altro......e avanti cosi' in un circolo senza fine.

Pecore....


Da nulla quindi bisogna guardarsi meglio che dal seguire come fanno le pecore il gregge che ci cammina davanti dirigendoci non dove si deve andare ma dove tutti vanno.E niente ci tira addosso i mali peggiori come l'andar dietro alle chiacchiere della gente convinti che le cose accettate per generale consenso siano le migliori e che, dal momento che gli esempi che abbiamo sono molti, sia meglio vivere non secondo ragione, ma per imitazione. Di qui tutta questa caterva di uomini che crollano gli uni sugli altri.Quello che accade in una gran folla di persone, quando la gente si schiaccia a vicenda (nessuno cade, infatti, senza trascinare con sé qualche altro, e i primi provocano la caduta di quelli che stan dietro).

Capita nella vita: nessuno sbaglia solo per sé, ma è la causa e l'origine degli errori degli altri; infatti è uno sbaglio attaccarsi a quelli che ci precedono, e poiché ognuno preferisce credere, piuttosto che giudicare, mai si esprime un giudizio sulla vita, ma ci si limita a credere: così l'errore, passato di mano in mano, ci travolge e ci fa precipitare. Gli esempi altrui sono quelli che ci rovinano; noi invece staremo bene appena ci staccheremo dalla folla.

Saturday, December 26, 2020

Il tempo

Liberati del tempo.

Se infatti apriamo i nostri occhi risulta che non esiste altro tempo che questo istante e che il passato ed il futuro sono astrazioni senza mai concreta realta’.

Finche' cio' non sia diventato chiaro,sembra che la nostra vita sia tutto passato e futuro e che il presente non sia niente di piu' che quel capello infinitesimale che li divide.Ne consegue la sensazione di non aver tempo di un mondo che si affretta con tale rapidita' che e' trascorso prima che noi lo abbiamo goduto.Ma attraverso il risveglio all'istante si capisce che tale impressione e' l'opposto della verita',e' piuttosto il passato ed il futuro che sono illusioni effimere e il presente che e' eternamente reale.

 




 

La debolezza e' amica della vita...

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ᐈ Un faggio foto di stock, disegni albero di faggio | scarica su  Depositphotos® 

Un uomo al suo nascere e' tenero e debole,quando egli muore e' rigido e duro.o

Quando le cose e le piante sono vive esse sono flessibili e tenere,quando esse sono morte diventano fragili e secche.

La rigidita' e la durezza sono compagne della morte.

La docilita' e la morbidezza sono compagne della vita.Percio' quando un esercito e' ostinato esso perdera' la battaglia.

Quando un albero e' duro esso sara' abbattuto.

l grande ed il forte appartengono alla parte bassa dell'albero i cedevoli ed i deboli fanno parte della cima.

Dal libro "Educazione sentimentale di G.Flaubert"

 ....Mi sembrava che la sua persona, che ogni suo minimo gesto fossero le cose più importanti del mondo. Il mio cuore era polvere che si sollevava dietro i suoi passi. Lei, per me, era come la luna in una notte d’estate: una notte tutta piena di profumi, dolcissime ombre, candori, orizzonti infiniti… E il suo nome che ripetevo a me stesso, che cercavo di baciare sulle mie labbra, conteneva tutte le delizie della carne e dell’anima… Non vedevo niente, non immaginavo niente al di là di questo.....

Luna d'estate… – Mme3bien

Thursday, December 24, 2020

Il nostro Destino

Protecting People from Sand and Dust Storms - YouTube 

Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi l'andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. Questo si ripete infinite volte come una danza sinistra col dio della morte prima dell'alba. Perché quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano, indipendente da te. E' qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu. Perciò l'unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento, camminando dritto, e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia. Attraversarlo, un passo dopo l'altro. Non troverai sole né luna, nessuna direzione, e forse nemmeno il tempo. Soltanto una sabbia bianca, finissima, come fatta di ossa polverizzate, che danza in alto nel cielo. Devi immaginare questa tempesta di sabbia. E naturalmente dovrai attraversarla quella violenta tempesta di sabbia. E' una tempesta metafisica e simbolica. Ma per quanto metafisica e simbolica lacera la carne come mille rasoi. Molte persone verseranno il loro sangue e anche tu forse verserai il tuo. Sangue caldo e rosso. Che ti macchierà le mani. E' il tuo sangue, e anche sangue di altri.
Poi, quando la tempesta sarà finita probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio. Ed è che tu uscito da quel vento non sarai lo stesso che vi è entrato. Sì, questo è il significato di quella tempesta di sabbia.

 

“Kafka sulla spiaggia” di Murakami Haruki

 

Il meglio della musica Barocca


 

Chopin - Nocturne op.9 No.2

 


Buon Natale


A Natale non si fanno cattivi
pensieri ma chi è solo
lo vorrebbe saltare
questo giorno.
A tutti loro auguro di
vivere un Natale
in compagnia.
Un pensiero lo rivolgo a
tutti quelli che soffrono
per una malattia.
A coloro auguro un
Natale di speranza e di letizia.
Ma quelli che in questo giorno
hanno un posto privilegiato
nel mio cuore
sono i piccoli mocciosi
che vedono il Natale
attraverso le confezioni dei regali.
Agli adulti auguro di esaudire
tutte le loro aspettative.
Per i bambini poveri
che non vivono nel paese dei balocchi
auguro che il Natale
porti una famiglia che li adotti
per farli uscire dalla loro condizione
fatta di miseria e disperazione.
A tutti voi
auguro un Natale con pochi regali
ma con tutti gli ideali realizzati.

By Alda Merini

La felicita'

E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi cose.
Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando,come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...
La felicità non e' quella che affannosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente,...
non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari...,
la felicità non e' quella di grattacieli da scalare,di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose....
...e impari che il profumo del caffé al mattino e' un piccolo rituale di felicità,che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore,che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità,che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità e' fatta di emozioni in punta di piedi,di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore,che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto,che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.
E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco,di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore,e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina,leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.
E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato,sono piccoli attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
E impari che c'e' felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri,che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese,nonostante il tuo volere o il tuo destino,in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo-grande Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.
Think Like An Old Person To Be Happy - Boston Evening Therapy Associates 
 
Anonimo

Un giorno trovero' un parola!

Un giorno troverò una parola
che penetri il tuo corpo e ti fecondi,
che si posi sul tuo seno
come una mano aperta e chiusa al tempo stesso.
Incontrerò una parola
che trattenga il tuo corpo e lo faccia girare,
che contenga il tuo corpo
e apra i tuoi occhi come un dio senza nubi
e usi la tua saliva
e ti pieghi le gambe.
Tu forse non la sentirai
o forse non la capirai.
Non è necessario.
Vagherà dentro di te come una ruota
fino a percorrerti da un estremo all’altro,
donna mia e non mia
e non si fermerà neanche quando tu morirai.


By: Roberto Juarroz - Poeta Argentino

Il corvo

 Il corvo

Era una cupa mezzanotte e mentre stanco meditavo su bizzarri volumi di un sapere remoto.Con il capo reclino mi ero quasi assopito ed all'improvviso udii bussare leggermente alla porta.C'è qualcuno mi dissi che bussa alla mia porta.Solo questo e nulla più. Ah, ricordo chiaramente quel dicembre desolato dalle braci morenti scorgevo i fantasmi al suolo.Bramavo il giorno e invano domandavo ai miei libri.Un sollievo al dolore per la perduta Lenore.La rara radiosa fanciulla che gli angeli chiamano Lenore e che nessuno, qui, chiamerà mai più.E al triste incerto fruscio delle tende rabbrividivo.C'e qualcuno alla porta, che chiede di entrare.Qualcuno attardato che mi chiede di entrare.Poi mi feci coraggio e senza più esitare dissi "Signore o Signora vi prego, perdonatemi".Ma ero un po' assopito ed il vostro lieve tocco,il vostro così debole bussare mi ha fatto dubitare di avervi veramente udito. Qui spalancai la porta.C'erano solo tenebre e nulla più. Stupefatto, impaurito sognai sogni che mai si era osato sognare.Ma nessuno violò quel silenzio e soltanto una voce, la mia,bisbigliò la parola Lenore e un eco rispose:Lenore. Solo quello e nulla più.Rientrai nella mia stanza con l'anima che bruciava.Ma ben presto, di nuovo, si udì battere fuori.E più forte di prima. Certo dissi è qualcosa proprio alla mia finestra: esplorerò il mistero,renderò pace al cuore, esplorerò il mistero.Ma è solo il vento, nulla più. Allora spalancai le imposte e sbattendo le ali entrò un Corvo maestoso dei tempi antichi che non fece un inchino né si fermò un istante.E con aria di dame o di gran gentiluomo si appollaiò su un busto di Palladie sulla porta.Si posò, si sedette, e nulla più.Poi quell'uccello d'ebano col suo austero decoro indusse ad un sorriso le mie fantasie.Benché dissi rasata sia la tua cresta, un vile non sei, orrido, antico Corvo venuto da notturne rive.Qual è il tuo nome nobile sulle plutonie rive?

Disse il Corvo: Mai più.

Ma quel Corvo posato solitario sul placido busto,come se tutta l'anima versasse in quelle parole altro non disse immobile, senza agitare piuma.Finché non mormorai: "Altri amici di già sono volati via".Lui se ne andrà domani, volando con le mie speranze.

Allora disse il Corvo: Mai più.

Trasalii al silenzio interrotto da un dire tanto esatto.Parole mi dissi che sono la sua scorta sottratta a un padrone braccato dal disastro, perseguitato finché un solo ritornello non ebbe i suoi canti.

Un ritornello cupo, i canti funebri della sua Speranza:Mai, mai più.

Rasserenando ancora il Corvo le mie fantasie sospinsi verso di lui, verso quel busto e la porta, una poltrona dove affondai tra fantasie diverse.Cosa mai quel sinistro, infausto e torvo animale antico potesse voler dire gracchiando Mai più.

Sedevo in congetture senza dire parola all'uccello i cui occhi di fuoco mi ardevano in cuore.Cercavo di capire, chino il capo sul velluto dei cuscini dove assidua la lampada occhieggiava sul viola del velluto.E che purtroppo Lei non premerà mai più.Infelice esclamai Dio ti manda un nepente dagli angeli a lenire il ricordo di Lei.Dunque bevilo e dimentica la perduta tua Lenore!

Disse il Corvo Mai più.

Profeta, figlio del male e tuttavia profeta, se uccello tu sei o demonio, se il maligno io dissi ti manda o la tempesta, desolato ma indomito su una deserta landa incantata, in questa casa inseguita dall'Orrore,Io ti imploro, c'è un balsamo, dimmi, un balsamo in Galaad?

Disse il Corvo: Mai più.

Profeta, figlio del male e tuttavia profeta, se uccello tu sei o demonio, per il Cielo che si china su noi.Per il Dio che entrambi adoriamo, dì a quest'anima afflitta se nell'Eden lontano riavrà quella santa fanciulla.La rara raggiante fanciulla che gli angeli chiamano Lenore.

Disse il Corvo: Mai più.

Siano queste parole d'addio alzandomi gridai uccello o creatura del male, ritorna alla tempesta. Alle plutonie rive e non lasciare una sola piuma in segno della tua menzogna.Intatta lascia la mia solitudine.Togli il becco dal mio cuore e la tua figura dalla porta.

Disse il Corvo: Mai più.

E quel Corvo senza un volo siede ancora, siede ancora sul pallido busto di Pallade sulla mia porta.E sembrano i suoi occhi quelli di un diavolo sognante.

E la luce della lampada getta a terra la sua ombra.E l'anima mia dall'ombra che galleggia sul pavimento non si solleverà Mai più mai più.



By "Edgar Allan Poe"

Wednesday, December 23, 2020

I messaggi del corpo

Mentre noi parliamo con gli altri c'e' un continuo movimento del nostro corpo che invia messaggi senza che noi ne siamo consciamente al corrente.Sono segnali che spesso indicano rifiuto o accettazione della nostra persona.

Semaforo Verde

Al primo incontro: guardare negli occhi per un periodo più lungo di quello dettato dalla cortesia. Occhiata falsamente casuale al corpo.

Aggiustarsi l'abito, ravvivarsi i capelli, sistemare la cravatta o il trucco.

Raddrizzare il portamento, petto in fuori e pancia in dentro. Parlare lentamente e con tono pacato. La qualità della voce è tra le prime ad essere alterata dall'interesse verso un'altra persona. Durante la conversazione sorridere spesso, annuire anche impercettibilmente, piegando il capo sulla spalla. Tenere le braccia ben discoste dal corpo e le mani aperte. Giocherellare con un oggetto (un bicchiere, un mazzo di chiavi, ecc.).

Cercare un contatto apparentemente innocente (sistemargli il bavero della giacca, prendergli un polso per vedere l'ora). Mostrare il palmo della mano e il polso, mentre con l'altra mano si accarezza i capelli o altre parti del corpo.

Semaforo Rosso

Ginocchia incrociate, gambe strette, piedi uniti. Braccia incrociate sul petto.Mani unite in grembo o che stringono uno il polso dell'altra, all'altezza del seno. Coprirsi il viso con le mani. Tenere un bicchiere in mano fra se e l'altra persona. Toccarsi il naso o passarsi una mano sulla nuca guardandosi intorno. Mordicchiarsi le labbra o muovere nervosamente un piede. Evitare ogni contatto fisico, anche accidentale.

Il genere umano viene davvero dalle stelle?

Are you a Starseed? Read These 27 Starseed Characteristics | Gaia 

E’ un’ipotesi sicuramente interessante quella pubblicata qualche anno fa dal Daily Mail, che nasce da una ricerca scientifica eseguita dal Prof. Ralph Pudritz , docente della McMaster University di Hamilton nell’Ontario.Dopo aver ormai individuato le sostanze chimiche che sono alla base del DNA umano, i ricercatori starebbero ora valutando la probabilità che le stesse sostanze possano essere presenti in tutto il cosmo e costituire il fondamento della vita “universale”. In poche parole si ipotizzerebbe la presenza di un unico codice genetico primario che potrebbe aver generato la vita anche altrove ed essere stato trasportato sugli altri pianeti all’interno dei meteoriti.Queste sostanze molto semplici, non avendo un gran bisogno di calore e di pressione come succede per altri acidi complessi, potrebbero tranquillamente sopravvivere anche in ambienti totalmente ostili quali ad esempio un pianeta privo di atmosfera o addirittura nello spazio profondo. Se così fosse, tutto ciò che rappresenta la vita sul nostro pianeta e potenzialmente nel resto dell’universo potrebbe derivare da un DNA unico o perlomeno molto simile.Questo non vuol dire necessariamente che l’uomo e gli alieni siano uguali, perché avere un DNA simile non significa possedere lo stesso aspetto. Ad esempio, se prendessimo in considerazione il DNA di una zucca, ci accorgeremmo che per l’80% risulterebbe molto simile a quello umano senza avere, evidentemente, il medesimo aspetto dell’uomo. La stessa cosa avviene anche tra esseri della stessa specie: se ci recassimo ad esempio in uno zoo, ci accorgeremmo delle evidenti diversità fisiche tra le specie animali che hanno tutte un DNA simile ma sicuramente un aspetto differenziato.

Tuesday, December 22, 2020

Le leggi della genetica ci dicono che....

La conoscenza delle leggi della genetica da parte dell’uomo sta modificando non solo il pianeta, ma anche la nostra cultura, in nostro modo di pensare ed il nostro modo di essere nel mondo. La genetica inizia con la scoperta delle leggi di Mendel nell’800 ma l’anno della svolta, che renderà possibile gli sviluppi dell’ingegneria genetica è il 1953, anno in cui Crick e Watson scoprirono la doppia elica del DNA. Da allora, in decine di anni, sono stati fatti passi da gigante: è stato decifrato il codice genetico dell’uomo, ma anche quello di diverse specie animali e vegetali, si sono scoperte le cause di numerose malattie, si è preso coscienza che le somiglianze o le diversità tra le specie dipendono da un ristrettissimo numero di geni. Insomma, la genetica ci ha spiegato che il nostro DNA differisce da quello di uno scimpanzé soltanto per il 2%, che, sempre da un punto di vista genetico, siamo più simili al corallo che non al topo con il quale condividiamo il 90% dei geni. Con le piante condividiamo tra il 20 ed il 50% dei geni e “condividere un gene” significa che quel gene in comune con una pianta può essere teoricamente trasferito nell’uomo o viceversa continuando ad esprimere lo stesso carattere genetico. O meglio il gene, una volta spostato da una specie o da un genere all’altro, continua a fare il suo lavoro in armonia con il resto del genoma.


Se le scoperte della genetica hanno dimostrato che esiste un’unità tra tutte le forme viventi e che esse nascono, crescono e muoiono in base alle stesse leggi, ha anche messo in crisi le categorie create nei secoli scorsi per classificare le diverse forme di vita (famiglie, generi, specie ecc.) facendo perdere di senso ai vecchi schemi che vedevano l’uomo come il fine dell’evoluzione. Infatti sorprende che
siamo molto simili allo scimpanzé e molto diversi dall’orangutango che pure sembra assomigliarci di più. Ma sorprende anche il fatto che possa dipendere da uno o più geni inseriti in una catena di migliaia il fatto che una persona sia più o meno intelligente o predisposta a una determinata malattia così come la lunghezza della vita dipenda da una sequenza scritta a caso ed in un determinato modo e dalle condizioni ambientali. Basterebbe rimuovere o cambiare quel gene per rendere la vita di un individuo diversa. Tutto ciò allarma ed è causa di ansie, paure ma anche di speranze.

Il legame tra padre e figlio


La più antica tra le società, e la sola naturale, è la Famiglia
. Tuttavia i figli restano legati al padre solo per il periodo in cui hanno bisogno di lui per mantenersi in vita. Appena questo bisogno cessa, il legame naturale si scioglie. Una volta i figli esentati dall'obbedienza che dovranno al padre, e il padre esentato dalle cure che doveva ai figli, tutti rientrano egualmente nell'indipendenza. Se continuano a restare uniti, ciò non accade più naturalmente, ma volontariamente; e la famiglia stessa si conserva soltanto per convenzione.

 

by Jean Jaques Rousseau

Jean-Jacques Rousseau è stato un filosofo, scrittore e musicista ginevrino.

Fonte: https://le-citazioni.it/autori/jean-jacques-rousseau/
Jean-Jacques Rousseau è stato un filosofo, scrittore e musicista ginevrino.

Fonte: https://le-citazioni.it/autori/jean-jacques-rousseau/
Jean-Jacques Rousseau è stato un filosofo, scrittore e musicista ginevrino.

Fonte: https://le-citazioni.it/autori/jean-jacques-rousseau/
Jean Jacques Rousseau

Fonte: https://le-citazioni.it/autori/jean-jacques-rousseau/
Jean Jacques Rousseau

Fonte: https://le-citazioni.it/autori/jean-jacques-rousseau/
Jean Jacques Rousseau, libro Il contratto sociale

Fonte: https://le-citazioni.it/frasi/139294-jean-jacques-rousseau-la-piu-antica-tra-le-societa-e-la-sola-naturale/
Jean Jacques Rousseau, libro Il contratto sociale

Fonte: https://le-citazioni.it/frasi/139294-jean-jacques-rousseau-la-piu-antica-tra-le-societa-e-la-sola-naturale/

 

 

Jean-Jacques Rousseau è stato un filosofo, scrittore e musicista ginevrino. Nato da un'umile famiglia calvinista di origine francese, ebbe una giovinezza difficile ed errabonda durante la quale si convertì al cattolicesimo , visse e studiò a Torino e svolse diverse professioni, tra cui quella della copia di testi musicali e quella di istitutore. Trascorse alcuni anni di tranquillità presso la nobildonna Françoise-Louise de Warens; quindi, dopo alcuni vagabondaggi tra la Francia e la Svizzera, si trasferì a Parigi, dove conobbe e collaborò con gli enciclopedisti. Nello stesso periodo iniziò la sua relazione con Marie-Thérèse Levasseur, da cui avrebbe avuto cinque figli. Il suo primo testo filosofico importante, il Discorso sulle scienze e le arti, vinse il premio dell'Accademia di Digione nel 1750 e segnò l'inizio della sua fortuna.Dal primo Discours emergevano già i tratti salienti della filosofia rousseauiana: un'aspra critica della civiltà come causa di tutti i mali e le infelicità della vita dell'uomo, con il corrispondente elogio della natura come depositaria di tutte le qualità positive e buone. Questi temi sarebbero stati ulteriormente sviluppati dal Discorso sull'origine e i fondamenti della diseguaglianza tra gli uomini del 1754: da questo secondo Discours emergeva la concezione di Rousseau dell'uomo e dello stato di natura, la sua idea sull'origine del linguaggio, della proprietà, della società e dello Stato. Un altro testo, il Contratto sociale del 1762, conteneva la proposta politica di Rousseau per la rifondazione della società sulla base di un patto equo – costitutivo del popolo come corpo sovrano, solo detentore del potere legislativo e suddito di sé stesso. Questi e altri suoi scritti vennero condannati e contribuirono a isolare Rousseau rispetto all'ambiente culturale del suo tempo. Le sue relazioni con tutti gli intellettuali illuministi suoi contemporanei, oltre che con le istituzioni della Repubblica di Ginevra, finirono per deteriorarsi a causa di incomprensioni, sospetti e litigi, e Rousseau morì in isolamento quasi completo.Considerato per alcuni versi un illuminista, e tuttavia in radicale controtendenza rispetto alla corrente di pensiero dominante nel suo secolo, Rousseau ebbe influenze importanti nel determinare certi aspetti dell'ideologia egualitaria e anti-assolutistica che fu alla base della Rivoluzione francese del 1789; anticipò inoltre molti degli elementi che, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo, avrebbero caratterizzato il Romanticismo, e segnò profondamente tutta la riflessione politica, sociologica, morale, psicologica e pedagogica successiva. Alcuni elementi della sua visione etica saranno ripresi in particolare da Immanuel Kant.Rousseau fu anche un compositore, e la sua opera più nota è L'indovino del villaggio. Le idee di Rousseau ebbero una risonanza europea e mondiale, tale da ispirare le future costituzioni degli Stati Uniti e della Rivoluzione francese.

Fonte: https://le-citazioni.it/autori/jean-jacques-rousseau/

Saturday, December 19, 2020

Animale metafisico

 L'uomo è un animale metafisico, il quale vorrebbe che l'universo esistesse solo per lui, ma l'universo lo ignora, e l'uomo si consola di questa indifferenza popolando lo spazio di dèi, dèi fatti a sua immagine.

Il mio credo


Corta e travagliata e’ la nostra vita.

Non c’e’ rimedio quando per l’uomo

e’ giunta la fine.

Del sepolcro non e’ mai tornato nessuno.

Perche’ siamo figli del caso e dopo saremo

come se non ci fossimo stati poiche’ il

soffio vitale delle nostre narici e’ solo

fumo e le nostre parole scintilla

effimera nel moto del cuore.

Spenta la quale il corpo diverra’ cenere

e lo spirito si disperdera’ come aria sottile.

E il nostro nome col tempo sara’ dimenticato

e nessuno ricordera’ piu’ le nostre azioni

e la nostra vita’ passera’ come la traccia

di una nube e si dissolvera’come nebbia

inseguita dai raggi del sole sopraffatta dal suo calore.

Perche’ il nostro tempo e’ come un ombra

che passa e finito che sia non ricomincia.

E’ stato posto il sigillo.Nessuno ritorna.

Venite dunque godiamo dei beni presenti.

Usiamo presto di quello che esiste

e della giovinezza.

Riempiamoci di vino squisito e profumi.

Che nessuno fiore della primavera ci sfugga.

Incoroniamoci di boccioli di rose prima

che appassiscono tutti.

Nessuno di noi manchi alla nostra baldoria.

Lasciamo dovunque segni del nostro

piacere perche’ e’ questa

la nostra porzione e parte di eredita'.

Friday, December 18, 2020

Un invito ad una festa solo per scienziati

 Pierre e Marie Curie irradiarono entusiasmo.

Einstein pensò che sarebbe stato relativamente facile parteciparvi.




Volta si sentì elettrizzato.

Ampere non ne fu messo al corrente.

Ohm da principio oppose resistenza.

Boyle disse che era troppo sotto pressione.

Edison pensò che sarebbe stata un'esperienza illuminante.

Watt rispose che sarebbe giunto a tutto vapore.

Stephenson si mise a sbuffare come una locomotiva.

Wilburn Wright e il fratello si sentirono volare.

Il dottor Jekyll declinò, dicendo che ultimamente non era sé stesso.

Morse avrebbe preso la linea 2 e sarebbe arrivato alle 8 in punto.

Franklin disse che sarebbe arrivato in un lampo.

Marconi disse che prima doveva farsi dei radar per il mal di schiena. 

Meucci avrebbe telefonato per conferma.

Von Braun sarebbe arrivato come un missile.

Fermi
disse che era una notizia atomica!!!

Pasteur disse che prima doveva prelevare un antivirus da Internet.

Faraday non sapeva se era capace di arrivare alla festa.

Coulomb si sentì carico.

Pascal decise di accettare: sapeva come creare l'atmosfera.

Avogadro non fu avvisato: nessuno si ricordava il suo numero.

Hertz si sentì sulla cresta dell'onda.

Joule dovette rinunciare perché aveva del lavoro da fare.

Nobel esplose di gioia alla notizia.

Kelvin disse che era in grado di partecipare.

Fourier aveva già una serie di impegni.

Volta aveva una pila di pratiche da sbrigare e non poté andare.

Laplace aveva trasformata la sala in una discoteca!

Cauchy non sapeva cosa fare, ultimamente aveva avuto una serie molto negativa.

Newton disse che non ne aveva la forza.

Van der Waals si sentiva attratto debolmente dall'iniziativa.

Planck non rispose nemmeno: era nero.

Dirac sentì un forte impulso ad accettare.

Heisemberg era convalescente e ne aveva ancora per un numero indeterminato di giorni.

Schrödinger disse che aveva buone probabilità di essere presente.

Carnot declinò: da alcuni giorni era assalito da vampate di calore.

Gauss non sapeva come distribuire i suoi vari impegni.

Gay-Lussac era troppo gasato.

Archimede rifiutò per questioni di principio.

Cooper sarebbe venuto in coppia.

Darwin avrebbe aspettato l'evolversi della situazione prima di decidere.

Mia vita a te non chiedo


 

 

Mia vita, a te non chiedo lineamenti
fissi, volti plausibili o possessi.
Nel tuo giro inquieto ormai lo stesso
sapore han miele e assenzio.

Il cuore che ogni moto tiene a vile
raro è squassato da trasalimenti.
Così suona talvolta nel silenzio
della campagna un colpo di fucile.


By Eugenio Montale

Wednesday, December 16, 2020

A Return to love

Marianne Deborah Williamson nata a  Houston, il 5 Luglio 1952 è una scrittrice e politica statunitense, attivista per i diritti delle persone LGBT e per la pace nel mondo. 

Nel 1992 ha pubblicato il primo dei suoi dieci libri, A Return to Love. Un passaggio di esso (riportato di seguito) è diventato popolare come un motivo di ispirazione.IL testo e' stato erroneamente attribuito dalla rete (*) a Nelson Mandela.

 E' la nostra luce, non la nostra ombra a spaventarci di più.

Ci domandiamo: " Chi sono io per essere brillante,  pieno di talento, favoloso? "
In realtà chi sei tu per NON esserlo?
Siamo figli di Dio.
Il nostro giocare in piccolo,
non serve al mondo.
Non c'è nulla di illuminato
nello sminuire se stessi cosicchè gli altri
non si sentano insicuri intorno a noi.
Siamo tutti nati per risplendere,
come fanno i bambini.
Siamo nati per rendere manifesta
la gloria di Dio che è dentro di noi.
Non solo in alcuni di noi:
è in ognuno di noi.
E quando permettiamo alla nostra luce
di risplendere, inconsapevolmente diamo
agli altri la possibilità di fare lo stesso.
E quando ci liberiamo dalle nostre paure,
la nostra presenza
automaticamente libera gli altri.

(*) In realtà la stessa Williamson ha tratto questo brano da Un corso in miracoli (A Course in Miracles, sigla ACIM),un testo ricevuto mediante una sorta di dettato interiore e pubblicato nel 1976 dalla "Foundation for Inner Peace" a opera di due psicologi statunitensi, Helen Schucman (1909-1981), di origini ebraiche, ma che si dichiara atea, e William Thetford (1923-1988), nato e cresciuto da genitori cristiani scientisti. 

Tu anima mia

Rapito nello specchio dei tuoi occhi
respiro il tuo respiro.
e vivo...

By Saffo



Tuesday, December 15, 2020

Avere Successo

 

Ridere spesso e di gusto;ottenere il rispetto di persone intelligenti e l’affetto dei bambini;prestare orecchio alle lodi di critici sinceri e sopportare i tradimenti di falsi amici;apprezzare la bellezza; scorgere negli altri gli aspetti positivi;lasciare il mondo un pochino migliore, si tratti di un bambino guarito, di un’aiuola o del riscatto di una condizione sociale;sapere che anche una sola esistenza è stata più lieta per il fatto che tu sei esistito.Ecco, questo è avere successo.

 

By Ralph Waldo Emerson

Ralph Waldo Emerson è stato un filosofo, scrittore e saggista statunitense. È stato anche un noto poeta. Oggi il critico letterario Harold Bloom lo considera «la figura centrale nella cultura americana», e il filosofo di Harvard Stanley Cavell lo ritiene uno dei filosofi americani più sottovalutati in assoluto.

Fonte: https://le-citazioni.it/autori/ralph-waldo-emerson/
Ralph Waldo Emerson è stato un filosofo, scrittore e saggista statunitense. È stato anche un noto poeta. Oggi il critico letterario Harold Bloom lo considera «la figura centrale nella cultura americana», e il filosofo di Harvard Stanley Cavell lo ritiene uno dei filosofi americani più sottovalutati in assoluto.

Fonte: https://le-citazioni.it/autori/ralph-waldo-emerson/
Ralph Waldo Emerson Data di nascita: 25. Maggio 1803 Data di morte: 27. Aprile 1882 Altri nomi: Ральф Эмерсон Ralph Waldo Emerson è stato un filosofo, scrittore e saggista statunitense. È stato anche un noto poeta. Oggi il critico letterario Harold Bloom lo considera «la figura centrale nella cultura americana», e il filosofo di Harvard Stanley Cavell lo ritiene uno dei filosofi americani più sottovalutati in assoluto.

Fonte: https://le-citazioni.it/autori/ralph-waldo-emerson/
Ralph Waldo Emerson Data di nascita: 25. Maggio 1803 Data di morte: 27. Aprile 1882 Altri nomi: Ральф Эмерсон Ralph Waldo Emerson è stato un filosofo, scrittore e saggista statunitense. È stato anche un noto poeta. Oggi il critico letterario Harold Bloom lo considera «la figura centrale nella cultura americana», e il filosofo di Harvard Stanley Cavell lo ritiene uno dei filosofi americani più sottovalutati in assoluto.

Fonte: https://le-citazioni.it/autori/ralph-waldo-emerson/
Ralph Waldo Emerson Data di nascita: 25. Maggio 1803 Data di morte: 27. Aprile 1882 Altri nomi: Ральф Эмерсон Ralph Waldo Emerson è stato un filosofo, scrittore e saggista statunitense. È stato anche un noto poeta. Oggi il critico letterario Harold Bloom lo considera «la figura centrale nella cultura americana», e il filosofo di Harvard Stanley Cavell lo ritiene uno dei filosofi americani più sottovalutati in assoluto.

Fonte: https://le-citazioni.it/autori/ralph-waldo-emerson/

Monday, December 14, 2020

Discorso della montagna


 
 
Beato Angelico, Discorso della montagna, 1438-144-, Convento di San Marco, Firenze.
 
 
Entrando nella cella numero 32, lungo il corridoio nord, del convento di San Marco a Firenze, ci si trova davanti ad un’opera che, per la sua bellezza, toglie il fiato. E’ il discorso della montagna, un affresco opera di Fra Giovanni da Fiesole, il Beato Angelico.

L’affresco raffigura Gesù, su una montagna, attorniato dai dodici Apostoli.  Il Signore è seduto, la postura altera, il vestito e l’espressione del volto fanno di lui un maestro, il Maestro. La mano destra è alzata e l’indice è rivolto verso l’alto, verso Dio.  L’altra mano stringe  un rotolo, il rotolo della Legge, in esso sono contenute le parole della Legge Nuova. 

Gli Apostoli, seduti anch’essi sulla roccia,  delineano un  semicerchio di cui Cristo e’ l’inizio e la fine, l’alfa e l’Omega. Rappresentano  la  Chiesa. Forse l’artista ha inteso raffigurarLa come  città collocata sopra un monte: i dodici  ne delineano la cinta muraria mentre Gesù emerge come la torre.  I dodici uomini  brillano di una luce cangiante; rappresentano la promessa di ‘cosa’ o di ‘come’ diventeranno i figli di Dio: luminosi di luce divina.

 
 Source:Guardare la Parola.Blog di Anna Carotenuto

Bisogna dire le Bugie

Why Do People Lie? The Truth about Dishonesty | Husson University 

 

Alla gente quando gli dici le vere ragioni di un gesto o di una azione ti guarda sempre male e si fa' una brutta impressione di te.

Fu per questo che iniziai a raccontare bugie e tutti mi apprezzarono e tutti mi credettero.

Il tuo amore sono raggi di sole....

 

Crepuscular rays | atmospheric phenomenon | Britannica

  "Il tuo amore sono raggi di sole che passano attraverso le mura e le sbarre del carcere, accarezzano la mia pelle, scaldano ogni mia cellula, mi aiutano a mantenere la calma, la pace, così che ogni minuto in prigione possa essere pieno di significato. Il mio amore per te ha sensi di colpa e rimpianti, a volte fa vacillare i miei passi. Ma è solido, forte, può superare ogni ostacolo. Anche se sarò ridotto a sola polvere, ti abbraccerò con le mie ceneri."

(Liu Xiaobo) 

Queste frasi, dedicate alla moglie Liu Xia, sono tratte dal discorso che Liu Xiaobo, premio Nobel per la pace, tenne in tribunale, quando venne condannato a 11 anni di prigione in Cina. Il discorso era intitolato: "Non ho nemici". 

Non chiedere il sole alla Francia

 i benefici delle arance

Non credere che si possa diventare felici procurando l'infelicità altrui.

Non bisogna chiedere arance ai meli, sole alla Francia, amore alle donne, felicità alla vita.

 

By G.Flaubert

Una sorgente

Sorgente (idrologia) - Wikipedia 

Una sorgente scorre all' inizio scarsamente e necessita di un certo tempo prima di scavare la via che la condurrà all' aperto. 

L' uomo tragga da questo l' insegnamento che, in una situazione complessa, bisogna sapersi accontentare, a volte , solo del fatto di non venire sopraffatti, piuttosto che cercare a tutti i costi di trovare una soluzione.

Dammi mille baci

 

MILLE BACI (CATULLO) - YouTube Dammi mille baci e poi cento,
poi altri mille e poi altri cento,
e poi ininterrottamente ancora altri mille e altri cento ancora.
Infine, quando ne avremo sommate le molte migliaia,
truccheremo i conti o per non tirare il bilancio
o perché qualche maligno non ci possa lanciare il malocchio,
quando sappia l’ammontare dei baci.
 
By Catullo, I mille baci di Lesbia. Carme V. I sec. a.C.

Non diamo nell'occhio

non dare nell'occhio - Nick Fury EyePatch | Meme Generator 

Il mondo e' duro e crudele.Siamo qui nessuno sa' perche', e andiamo nessuno sa' dove.Dobbiamo essere molto umili.Dobbiamo vedere la bellezza della tranquillita'.

Dobbiamo attraversare la vita senza dare nell'occhio, in modo che il Destino non si accorga di noi.Bisogna cercare l'amore della gente semplice e ignorante.La loro ignoranza vale piu' di tutta la nostra sapienza.Stiamocene in silenzio, contenti nel nostro angolino,mansueti e gentili come loro.E' questa la saggezza della vita.

L' amor non e' per il futuro.

Risultato immagini per l'amor non e' per il futuro

L’amor non e’ per il futuro.

Gioia presente ha riso sicuro.

Cio’ che deve venir non sa nessuno.

Non e’ utile il rinvio.

Quindi vieni a baciarmi amore mio.

 

W.Shakespeare

La Fragile memoria

Paul Klee 

E' inutile negarlo, la memoria si sta allontanando, e ho già dimenticato troppe cose. Nello scrivere seguendo i ricordi come faccio adesso, a volte vengo preso da una terribile angoscia. 

All'improvviso mi assale il dubbio di stare perdendo la memoria delle cose più essenziali. 

Il dubbio che tutti i miei ricordi più preziosi, accumulati in qualche zona buia del mio corpo, in una specie di limbo della memoria, si stiano trasformando in una massa fangosa.

Meriggiare pallido e assorto

Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d'orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe dei suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano
a sommo di minuscole biche.

Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.

E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.

 

By Eugenio Montale

Eugenio Montale (Genova, 12 ottobre 1896Milano, 12 settembre 1981) è stato un poeta, traduttore, scrittore, filosofo, giornalista, critico letterario, critico musicale e politico italiano

Leggi di Piu'

Respiro Accanto a Te

Respiro, un soffio di aria pura,
la tua presenza che mi avvolge
tra le note di un pianoforte che va
e il rumore del bacio appena dato.
Respiro, il profumo che hai,
quella essenza del tuo corpo
disteso sul mio in un stretto abbraccio
che sciogliersi non vorrebbe mai.
Respiro la tua idea e la faccio mia,
mi nutro della tua fantasia,
colorando la mia che ora prende forma
e viaggia insieme, con la tua.
Respiro accanto a te,
una musica che note non ha
ma sento con la mano sul petto tuo
e prendo l’energia per dire, ti amo.

By Bissen Gange

 

Un Motivo

Lasciami un motivo per comprendere la tua assenza,
questa tua mancanza che viene a farmi compagnia
questa noia che mi assale e non mi lascia più.
Dammi un motivo per smettere di sperare
di ritrovare ció che vedevo in te
e che ancora ora sento dentro di me.
Dammi un motivo per spogliarmi dei tuoi ricordi,
ma non lasciare che sia il silenzio a farmi male.

 

By Bissen Gange

I due Lupi

Un anziano Apache stava insegnando la vita ai suoi nipotini.

Egli disse loro: “Dentro di me infuria una lotta, è una lotta terribile fra due lupi.

Un lupo rappresenta la paura, la rabbia, l’invidia, il dolore, il rimorso, l’avidità, l’arroganza, l’autocommiserazione, il senso di colpa, il rancore, il senso d’inferiorità, il mentire, la vanagloria, la rivalità, il senso di superiorità e l’egoismo.

L’altro lupo rappresenta la gioia, la pace, l’amore, la speranza, il condividere,

la serenità, l’umiltà, la gentilezza, l’amicizia, la compassione, la generosità, la sincerità e la fiducia.

La stessa lotta si sta svolgendo dentro di voi e anche dentro ogni altra persona.”

I nipoti rifletterono su queste parole per un po’ e poi uno di essi chiese:

“Quale dei due vincerà?”

L’anziano rispose semplicemente:

“Quello che nutri.”

Era Estate

Ero nuda tra le sue mani
Sotto la gonna alzata
Nuda come non mai
Il mio giovane corpo era tutto una festa
Dalla punta dei miei piedi
ai capelli sulla testa
Ero come una sorgente
Che guidava la bacchetta
del rabdomante
Noi facevamo il male
Il male era fatto bene.

By Jaques Prevert

 

Jacques Prévert (Neuilly-sur-Seine, 4 febbraio 1900Omonville-la-Petite, 11 aprile 1977) è stato un poeta e sceneggiatore francese. Leggi di piu'