Io non ho mai smesso di considerarmi più intelligente di tutti e, qualche volta, credetemi, me ne sono sentito un po' imbarazzato.

Tuesday, October 26, 2010

Ristorante il monticello - Monte Porzio Catone


Un buon ristorante situato su una collina dove si puo' ammirare il panorama di roma.Piatti principalmente di terra che esaltano la bravura dei cuochi.Carta di vini eccellente.L'estate si puo' mangiare anche in terrazza e d'inverno si possono gustare i piatti davanti al caminetto.

Monday, October 25, 2010

Cosa ho letto:Ikea Mito e realta'




More about Ikea. Mito e realtà
Un bel libro che soddisfa la curiosita' di conoscere il mondo IKEA.La gestione dell'azienda da parte del boss Ingvar Kamprad e' sicuramente originale.Spunti di riflessione sulla catena dei valori del prodotto finale e sulle contraddizioni etiche della loro lavorazione.....more ...more

Qualche notizia in piu' su Ingvar
«Che male c'è confrontare i prezzi sulle bancarelle e scegliere le cose più convenienti? O andare al mercato prima della chiusura, quando fanno gli sconti? Penso sia meglio passare per tirchi che buttare i soldi dalla finestra». Una legittima esternazione da modesto pensionato può assurgere a massima filosofica se a pronunciarla è uno degli uomini più ricchi del mondo, Ingvar Kamprad, più noto come «Mister Ikea» (fortuna personale stimata attorno ai 18 miliardi di euro), lo svedese che oltre 60 anni fa ha inventato l'omonima azienda, rivoluzionando su scala planetaria il modo di arredare e di abitare. L'ultimo bilancio Ikea parla d'un fatturato da 19,8 miliardi di euro (1,3 miliardi alla voce-Italia) in un tripudio di continua espansione territoriale e commerciale.

Ma di fronte a una tale opulenza di cifre lui non si scompone. Anzi, vive quasi da povero. Vestiti più da bocciofila che da alta finanza, vecchie macchine, voli economici su Easy-Jet e abbonamenti in metrò nelle grandi città. Insomma zero lusso, zero sprechi, zero clamori. I suoi eccessi? Qualche tempo fa si è permesso una Porsche. Ma poi forse si è pentito. «In genere, non voglio strafare né essere diverso dai miei clienti: ci tengo a dare il buon esempio. Ogni tanto mi piace regalarmi qualche bella camicia, qualche cravatta e adoro cenare con pesce del mare scandinavo». Come giorni fa, in occasione del suo compleanno: 82, portati bene nonostante la fluttuante simpatia per l'alcol.

Certo, un anziano ipermiliardario lo si immaginerebbe sempre sotto le palme in panama e bermuda. Invece il suo buen retiro, dignitosamente anonimo, è Epalinges, cantone svizzero di Vaud, 800 metri di altitudine, 7700 abitanti, 10 minuti di macchina da Losanna e dal suo freddo lago. Svizzera per via delle tasse, pensano molti. Ma non solo. Intanto Epalinges è circondata dalle foreste, richiamo non secondario per il figlio d'un guardaboschi che ha fondato un impero del legno. E poi consente di nascondersi, come il più tranquillo dei pensionati. «In fondo sono in pensione dall' 85», ama sdrammatizzare, mentendo perché all'Ikea non si muove foglia (di frassino o di abete) che lui non voglia.

Anche la casa rispecchia i parametri minimalisti del proprietario, che qui vive con la moglie Margaretha, da cui ha avuto tre figli, Peter, Jonas, Matthias (44,41,39 anni) tutti ormai inseriti, ma senza troppe coccole, nella vetta del gruppo. È un piccolo complesso di bungalow bianchi, vicino al golf. Due chiacchiere con i vicini sul tempo, che non è mai un granché ma fa niente, stradine strette, un bel silenzio nordico.

L'interno? Una rigorosa applicazione del catalogo aziendale che con i suoi quasi 170 milioni di copie in 24 lingue, passa per essere il testo più consultato al mondo dopo la Bibbia. Leggenda vuole che i suoi mobili il signor Ingvar se li monti, spartanamente, da sé, primo fondamento del credo ikeasco. Ai supermercati Migros e Coop (davanti all'hotel Union) le commesse lo vedono spesso con la moglie alle prese con sacchetti, borse e monetine. «Persona gentile, affabile - dicono - ma a vederlo, più simile a tanti altri signori anziani magari in difficoltà ad arrivare a fine mese che a un riccone». Questa dimensione casalingo-minimalista non gli impedisce però di viaggiare molto e mai per divertimento (ultima destinazione, Vietnam), di tastare il polso costantemente all’azienda e di mettere su tutte le decisioni il suo punto di vista. Che è sempre vincolante, anche perché raramente ha sbagliato obbiettivo. Altra massima: «Bisogna fare quello che si sa. Io sono abbastanza bravo a vendere mobili anche se sono anziano. Non sono il tipo da orto o da giardinetti ». Non ha tutti i torti.

Monday, October 18, 2010

Knockin on heavens door - Mark Knopfler

PARABOLA DELLA VITA

Il primo giorno Dio creò la Mucca e disse:

- Dovrai andare nei campi con il contadino, soffrire tutto il giorno sotto il sole, figliare in continuazione e farti spremere tutto il latte possibile. Ti concedo
un'aspettativa di vita di 60 anni.
La Mucca rispose:
- Una vita così disgraziata me la vuoi far vivere per 60 anni? Guarda 20 vanno benissimo tieniti pure gli altri 40. E così fu.

Il secondo giorno Dio creò la Scimmia e disse:
- Dovrai divertire la gente, fare il pagliaccio ed assumere le espressioni più idiote per farla ridere. Vivrai 20 anni.
La scimmia obiettò:
- 20 anni a fare il cretino? Mi associo alla mucca e te ne restituisco 10! E così fu.

Il terzo giorno Dio creò il Cane e disse:

- Dovrai sedere tutto il giorno dietro l'ingresso della casa dell'uomo abbaiando a chiunque si avvicini.Ti assegno un' aspettativa di vita di 20 anni.
Il Cane replicò:
- 20 anni a rompermi le palle e a romperle agli altri? Guarda 10 sono più che sufficienti tieniti pure gli altri! E così fu.

Infine Dio creò l'Uomo e disse:

- Tu non lavorerai non farai altro che mangiare, dormire, fare l'amore e divertirti come un matto.Ti assegno 20 anni di vita!
L'Uomo implorante:
- Come 20 anni?!? solo 20 anni di questo Bengodi? Senti ho saputo che la Mucca ti ha restituito 40 anni il Cane 10 e la Scimmia altri 10 sommati ai
miei 20 farebbero 80: dalli tutti a me!!! E così fu.

Ecco perché per i primi 20 anni della nostra vita non facciamo altro che mangiare, dormire, giocare, fare l'amore, godercela e non fare niente; per i successivi 40 lavoriamo come bestie per mantenere la famiglia; per gli ulteriori 10 facciamo i cretini per far divertire i nipotini e gli ultimi 10 li passiamo rompendo le scatole a tutti

Friday, October 15, 2010

Dove mangiare:La casetta di campagna

Un ristorante ed una pizzeria immersi nel verde alle porte di Via del Casaletto a Roma.Locali accoglienti e spaziosi che fanno respirare i sapori di una scampagnata fuori porta.La cucina e' buona ed il servizio ottimo.....More

Tuesday, October 12, 2010

Cosa ho letto:Alexandros di Valerio Massimo Manfredi

Un buon libro.La storia e' divertente e ben raccontata.E' il primo libro di Manfredi che leggo e non sono rimasto deluso.

Sunday, October 10, 2010

Cane che dorme

Un quadro molto particolare di questo originale pittore fiammingo Gerrit Dou (1613 - 1675)

A scuola - Jan Steen

Jan Steen e' un pittore fiammingo che personalmente piace moltissimo.Ha dipinto scene di campagna e di vita contadina.Questo e' un quadro che rappresenta il maestro con i suoi allievi e mostra la penitenza che riserva ad un suo allievo

Donna Grottesca

Il quadro si trova alla national gallery di Londra ed e' stato attribuito a Quentin Metsys

Friday, October 8, 2010

VITIGNI ITALIANI

La vite in Italia è coltivata fin dal secondo millennio avanti Cristo, non c'è regione italiana che non abbia i suoi vigneti. Da nord a sud, in collina, in pianura, in montagna, persino sulle isole più piccole, la vite cresce rigogliosa. Grazie alla sua conformazione geografica ed alla sua storia, l'Italia è il paese al mondo con la maggiore varietà di vitigni.



Aglianico

a bacca rossa, matura a metà ottobre, inizio di novembre

Vitigno tra i più antichi, proviene dalla Magna Grecia, il nome deriva dalla deformazione del termine "ellenico", coltivato soprattutto in Basilicata

Albana

a bacca bianca, matura a fine settembre

Le prime notizie di questo vitigno risalgono al 1200, è tipico dell'Emilia Romagna, da origine a vini secchi, amabili e dolci

Aleatico

a bacca rossa, matura nell'ultima decade di settembre

Alcuni ritengono provenga dalla Grecia, altri dalla Toscana, viene coltivato all'Isola d'Elba, nel Lazio ed in Puglia

Ansonica

a bacca bianca, matura nella prima metà di settembre

Vitigno di origine siciliana, coltivato anche nell'arcipelago toscano

Arneis

a bacca bianca, matura nella terza decade di settembre

Conosciuto anche come Nebbiolo Bianco, è coltivato soprattutto nella zona del Roero in Piemonte

Barbera

a bacca rossa, matura all'inizio di ottobre

Vitigno originario della zona del Monferrato in Piemonte, è largamente diffuso sia in Italia che all'estero, può essere vinificato in purezza o in uvaggio

Bellone

a bacca bianca, matura nella seconda metà di ottobre

Vitigno antichissimo, già citato da Plinio il Vecchio, diffuso soprattutto nel Lazio

Bianco d'Alessano

a bacca bianca, matura all'inizio di ottobre

Vitigno pugliese di antiche origini originario della zona del Salento

Biancolella

a bacca bianca, matura nella prima metà di ottobre

Vitigno originario della Corsica, diffuso soprattutto nelle isole campane

Blanc de Morgex

a bacca bianca, matura a fine agosto

Vitigno autoctono della Valle d'Aosta, uno dei pochi non colpiti dalla filossera, molto resistente al freddo, viene coltivato anche a più di 1000 metri di altezza

Bonarda

a bacca rossa, matura nella prima metà di settembre

Vitigno di origine piemontese, viene coltivato anche in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna

Bosco

a bacca bianca, matura verso fine settembre

Vitigno autoctono ligure coltivato nella zona delle Cinque Terre

Brachetto

a bacca rossa, matura nella seconda metà di settembre

Di origine incerta, prodotto soprattutto nella zona di Acqui Terme, costituisce la base dello spumante docg Brachetto d'Aqui

Cabernet Franc

a bacca rossa, matura nella prima metà di ottobre

Vitigno coltivato in tutta Italia e diffuso in tutto il mondo, proviene dalla zona del bordolese in Francia

Cabernet Sauvignon

a bacca rossa, matura nella prima metà di ottobre

Vitigno internazionale, proveniente dal bordolese, meno diffuso in Italia del Cabernet Franc, da origine a vini più fini

Canaiolo Nero

a bacca rossa, matura a fine settembre

Di origine incerta ma conosciuto fin dal 1300, coltivato principalmente in Toscana, viene usato nell'uvaggio del Chianti

Cannonau

a bacca rossa, matura a fine settembre

Vitigno proveniente dalla Spagna e molto diffuso in Sardegna, viene vinificato anche in bianco

Carignano

a bacca rossa, matura nella seconda metà di settembre

Detto anche Uva di Spagna, è un vitigno di origine spagnola, diffuso in Sardegna soprattutto nella zona di Cagliari

Carricante

a bacca bianca, matura a inizio ottobre

Vitigno siciliano, devo il suo nome all'abbondanza della produzione

Catarratto

a bacca bianca, matura nella prima metà di settembre

Vitigno siciliano, da origine al Marsala ma anche all'Alcamo e l'Etna Bianco

Chardonnay

a bacca bianca, matura nella seconda metà di agosto

Vitigno internazionale originario del bordolese in Francia, coltivato in tutta Italia

Ciliegiolo

a bacca rossa, matura nella seconda metà di agosto

Vitigno toscano, probabilmente di origine spagnola

Coda di Volpe

a bacca bianca, matura nella seconda metà di settembre

Vitigno campano già citato da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia

Colorino

a bacca rossa, matura a fine settembre

Diffuso in Toscana, di origine remota devo il suo nome al colore della buccia

Cortese

a bacca bianca, matura nella seconda metà di settembre

Vitigno di origine Piemontese diffuso anche nell'Oltrepò Pavese

Corvina

a bacca rossa, matura a fine settembre

Vitigno diffuso nella zona della Valpolicella, detto in passato Corvina Reale per le sue straordinarie qualità

Croatina

a bacca rossa, matura a inizio ottobre

Conosciuto anche come Bonarda dal nome del vino a cui dà origine, diffuso soprattutto nell'Oltrepò Pavese

Dolcetto

a bacca rossa, matura nella seconda metà di settembre

Vitigno piemontese, il cui nome deriva dal "dosso" delle colline e non ha niente a che vedere con la dolcezza dell'uva

Erbaluce

a bacca bianca, matura a fine settembre

Uno dei vitigni più antichi piemontesi, il cui nome deriva da "alba lucente" in quanto in autunno i suoi grappoli acquistano delle sfumature rosate sotto la luce del sole

Favorita

a bacca bianca, matura a inizio ottobre

Vitigno piemontese, in passato utilizzato per la produzione di uva da tavola

Forastera

a bacca bianca, matura nella seconda metà di settembre

Ritenuto in passato autoctono dell'isola di Ischia, in realtà è stato introdotto nel secolo diciannovesimo

Frappato

a bacca rossa, matura a fine settembre

Antico vitigno autoctono del siracusano, diffuso in Sicilia

Freisa

a bacca rossa, matura a inizio ottobre

Ricordato dal Conte Nuvolone in un suo scritto del 1799, è un vitigno diffuso sulle colline astigiane

Gaglioppo

a bacca rossa, matura a inizio ottobre

Antico vitigno diffuso in Calabria, dà origine al vino Cirò

Garganega

a bacca bianca, matura nella seconda metà di settembre

Molto diffuso nel veronese, utilizzato per la produzione del Soave e del Recioto di Soave

Grecanico

a bacca bianca, matura nella seconda metà di settembre

Il nome di questo vitigno ricorda le origine greche, diffuso in Sicilia

Grechetto

a bacca bianca, matura a inizio ottobre

Vitigno molto diffuso in Italia centrale, non se ne conoscono le origini

Greco

a bacca bianca, matura a ottobre

Antichissimo vitigno conosciuto già in epoca romana, diffuso principalmente in Campania

Grignolino

a bacca rossa, matura a inizio ottobre

Diffuso in Piemonte, se ne hanno notizie fin dal secolo diciottesimo

Grillo

a bacca bianca, matura a inizio ottobre

Probabilmente di origine pugliese, ora assai diffuso a Marsala in Sicilia

Lagrein

a bacca rossa, matura a metà ottobre

Coltivato principalmente nella piana di Bolzano in Alto Adige ma diffuso anche nel Trentino

Lambrusco

a bacca rossa, matura a inizio ottobre

Deriva dalla vite spontanea, vitis silvestris, diffusa un tempo sugli appennini, tra le varietà Grasparossa, e Sorbara, tipico dell'Emilia

Malvasia

a bacca bianca, matura a settembre e a ottobre a seconda della varietà

Vitigno diffusissimo in tutta Italia, ne esiste anche una varietà a bacca rossa, la Malvasia Nera di Brindisi

Marzemino

a bacca rossa, matura a inizio ottobre

Di origine veneta, molto diffuso ora in Trentino, da origine al vino omonimo decantato da Mozart

Merlot

a bacca rossa, matura a inizio ottobre

Vitigno internazionale, ha origine el sud-ovest della Francia, molto diffuso, il suo nome deriva dal "merlo" che ne predilige le uve

Molinara

a bacca rossa, matura nella seconda metà di ottobre

Diffuso nel veronese, il suo nome deriva da "mulino" in quanto gli acini sembrano ricoperti di farina

Monica

a bacca rossa, matura a inizio ottobre

Di origine spagnola, conosciuta in origine col nome di uva mora, è diffuso in Sardegna

Montepulciano

a bacca rossa, matura a metà ottobre

In passato si pensava fosse affine al Sangiovese, in realtà probabilmente proviene dalla Grecia, diffuso soprattutto in Abruzzo

Moscato

a bacca bianca, matura a metà settembre

Uno dei vitigni più diffusi anticamente, la sua origine è la Grecia, già citato da Catone, prende il nome da "muschiato" essenza animale utilizzata nel Rinascimento, ne esistono numerose varietà diffuse in tutta Italia

Müller Thurgau

a bacca bianca, matura nella prima metà di settembre

Prende il nome dal Prof. Müller di Thurgau in Svizzera, è un incrocio tra il Sylvaner ed il Riesling Renano, diffuso in nord Italia

Nasco

a bacca bianca, matura a inizio ottobre

Uno dei vitigni più antichi della Sardegna, probabilmente autoctono

Nebbiolo

a bacca rossa, matura a fine ottobre

Il suo nome deriva da "nebbia" in quanto la maturazione tardiva fa sì che venisse vendemmiato alle prime nebbie autunnali, da origine al Barolo e al Barbaresco, in Valtellina viene chiamato Chiavennasca

Negro Amaro

a bacca rossa, matura nella prima metà di ottobre

Il suo nome deriva da "nero" e "amaro" a causa del colore dell'uva e del sapore del vino a cui dà origine, diffuso in Puglia

Nerello Mascalese

a bacca rossa, matura a inizio settembre

Vitigno autoctono della Sicilia

Nero d'Avola

a bacca rossa, matura nella prima metà di settembre

Di origine siciliana, molto diffuso nell'isola, è alla base di vini strutturati e di corpo

Nosiola

a bacca bianca, matura a inizio ottobre

Antico vitigno autoctono del Trentino, il nome deriva dalla somiglianza degli acini con le "nocciole"

Petit Rouge

a bacca rossa, matura a inizio ottobre

Coltivato in Valle d'Aosta, secondo alcuni è autoctono, secondo altri proviene dalla Francia

Picolit

a bacca bianca, matura a inizio ottobre

Coltivato da secoli nel Friuli, da origine ad un vino passito molto apprezzato, il nome deriva dalle piccole dimensione dei grappoli, a causa di un processo insito nel vitigno detto aborto floreale la produzione è molto scarsa

Piedirosso

a bacca rossa, matura a fine settembre

Vitigno campano già conosciuto al tempo degli antichi romani

Pigato

a bacca bianca, matura nella seconda metà di settembre

Antico vitigno ligure che deve il nome alle macchie che si formano sugli acini

Pignoletto

a bacca bianca, matura a inizio ottobre

Coltivato da oltre un secolo sui colli bolognesi

Pinot Bianco

a bacca bianca, matura a metà settembre

Proveniente dalla Francia, molto diffuso soprattutto nel nord Italia, deriva da una mutazione del Pinot Nero

Pinot Grigio

a bacca bianca, matura a metà settembre

Originario della zona francese della Borgogna, deriva da una mutazione del Pinot Nero

Pinot Nero

a bacca rossa, matura a metà settembre

Vitigno internazionale, è il capostipite di tutti i Pinot, portato dai Romani in Francia, da qui poi si è diffuso in tutto il mondo, da origine a grandi vini, spesso viene vinificato in bianco

Primitivo

a bacca rossa, matura ai primi di settembre

Il nome deriva dalla precocità di maturazione, diffuso in Puglia fin dal secolo diciassettesimo

Prosecco

a bacca bianca, matura nella prima metà di ottobre

Vitigno di antiche origini, secondo alcuni già conosciuto ai tempi dei Romani, coltivato con successo in Veneto, è alla base di vini spumanti e fermi

Raboso

a bacca rossa, matura a fine ottobre

Vitigno coltivato nel Veneto, di origine incerta

Refosco dal Peduncolo Rosso

a bacca rossa, matura ai primi di ottobre

Antico vitigno del Friuli, si riconosce facilmente dal colore rosso del gambo del grappolo

Ribolla Gialla

a bacca bianca, matura nella seconda metà di settembre

Vitigno friulano conosciuto sin dal XIV secolo

Riesling

a bacca bianca, matura a fine settembre

Vitigno proveniente dalla valle del Reno in Germania

Rondinella

a bacca rossa, matura a fine settembre

Vitigno autoctono della zona di Verona, si presta ad essere appassito

Rossese

a bacca rossa, matura nella seconda metà di ottobre

Vitigno ligure, forse importato dalla Francia dai Doria che possedevano un castello a Dolceacqua sin dal XIII secolo

Sagrantino

a bacca rossa, matura nella prima metà di ottobre

Vitigno autoctono dell'Umbria dove viene coltivato da secoli

Sangiovese

a bacca rossa, matura nella prima metà di ottobre

Di origine Toscana, è uno dei vitigni più coltivati in Italia, è alla base di vini famosi come il Chianti o il Vino Nobile di Montepulciano

Sauvignon

a bacca bianca, matura a fine settembre

Vitigno internazionale originario della zona del Bordolese in Francia

Schiava

a bacca rossa, matura nella seconda metà di settembre

Vitigno dell'Alto Adige, ne esistono tre tipi, Gentile, Grigia e Grossa, il nome deriva dall'abitudine di "legare" le viti tra di loro

Schioppettino

a bacca rossa, matura ai primi di ottobre

Chiamato anche Ribolla Nera, è un vitigno autoctono del Friuli, in passato veniva imbottigliato giovane e terminava la fermentazione in bottiglia, dando origine ad un vino leggermente frizzante, da cui il nome

Sylvaner

a bacca bianca, matura nella seconda metà di settembre

Originario dell'Austria, è diffuso soprattutto in Alto Adige e Friuli

Syrah

a bacca rossa, matura a fine settembre

Alcuni sostengono sia originario della città di Shiraz in Iran, altri di Siracusa, in Italia è stato portato dalla Francia

Teroldego

a bacca rossa, matura a fine settembre, inizi di ottobre

Coltivato nella zona del Campo Rotaliano in provincia di Trento, conosciuto fin dall'inizio del secolo XIX

Tocai Friulano

a bacca bianca, matura nella seconda metà di settembre

Tipico vitigno del Friuli, di origine incerta

Torbato

a bacca bianca, matura a fine settembre

Di origine spagnola, coltivato soprattutto in Sardegna

Traminer Aromatico

a bacca bianca, matura nella seconda metà di settembre

Il nome deriva dalla cittadina di Termeno in Alto Adige, coltivato soprattutto nel nord Italia

Trebbiano

a bacca bianca, matura nella prima metà di ottobre

Ne esistono numerose varietà, di Soave, Giallo, Romagnolo, Toscano, viene coltivato in molte parti di Italia

Uva di Troia

a bacca rossa, matura nella prima metà di ottobre

Vitigno pugliese che prende nome dal paese di Troia in provincia di Foggia

Uva Rara

a bacca rossa, matura ai primi di ottobre

Coltivato da tempi remoti sulle Colline Novaresi, ora diffuso nell'Oltrepò Pavese

Verdicchio

a bacca bianca, matura nel mese di ottobre

Autoctono delle Marche, da origine al famoso vino omonimo

Verduzzo Friulano

a bacca bianca, matura a fine settembre

Vitigno autoctono del Friuli-Venezia Giulia

Vermentino

a bacca bianca, matura nella seconda metà di settembre

Detto anche Malvasia Grossa, originario della Spagna, viene coltivato in Liguria, in Sardegna ed in Toscana

Vernaccia di Oristano

a bacca bianca, matura a fine settembre

Di origine incerta, viene coltivato nella zona di Oristano in Sardegna

Vernaccia di San Gimignano

a bacca bianca, matura ad inizio ottobre

Conosciuta sin dai tempi dei Romani, coltivata nella zona di San Gimignano in Toscana

Vernaccia di Serrapetrona

a bacca rossa, matura nella prima metà di ottobre

Detta anche Vernaccia Nera, conosciuta da secoli, viene coltivata in provincia di Macerata nelle Marche

Vespaiola

a bacca bianca, matura a fine ottobre

Coltivato in provincia di Vicenza, prende il nome dalle "vespe" che sono ghiotte dello zucchero dei suoi acini

Zibibbo

a bacca bianca, matura a fine settembre

Di origine araba, coltivato sull'isola di Pantelleria, è alla base di ottimi vini passiti



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Thursday, October 7, 2010

A mio padre

Fermate gli orologi, tagliate i fili del telefono e regalate un osso al cane, affinché non abbai. Faccia silenzio l'orologio, tacciano i risonanti tamburi, che avanzi la bara, che vengano gli amici dolenti. Lasciate che gli aerei volteggino nel cielo e scrivano l'odioso messaggio: lui è morto. Guarnite di crespo il collo bianco dei piccioni e fate che il vigile urbano indossi lunghi guanti neri. Lui era il mio nord, era il mio sud, era l'oriente e l'occidente, i miei giorni di lavoro, i miei giorni di festa, era il mezzodì, la mezzanotte, la mia musica, le mie parole. Credevo che l'amore potesse durare per sempre. Beh, era un'illusione. Offuscate tutte le stelle, perché non le vuole più nessuno. Buttate via la luna, tirate giù il sole, svuotate gli oceani e abbattete gli alberi. Perché da questo momento niente servirà più a niente. ...


By "Funeral Blues" di Wystan Auden.

Tuesday, October 5, 2010

Dove mangiare:Ristorante Pagnanelli Castelgandolfo (Roma)










Il ristorante Pagnanelli non ha bisogno di recensioni.Un ristorante davvero carino dove si mangia bene e si puo' ammirare la bellezza del lago.

Dove mangiare:Ristorante Bellavista - Tricase (LE)


Il ristorante Bellavista ha una posizione panoramica con vista mare.Si mangia davvero bene ed ha una buonissima cantina.Lo consiglio

Cosa ho letto:Canale Mussolini

Un libro non scritto bene ma e' riuscito a catturare la mia curiosita' su periodi di storia lontana. E' riuscito a farmi vivere momenti di tradizioni contadine.Sembra di ascoltare mio nonno quando raccontava le sue storie giovanili davanti al caminetto.