Io non ho mai smesso di considerarmi più intelligente di tutti e, qualche volta, credetemi, me ne sono sentito un po' imbarazzato.

Monday, May 7, 2012

Lettera di Enrico IV a Gabrielle d’Estrée


Mio bel angelo , se mi fosse concesso di importunarvi in ogni momento con il ricordo del vostro suddito, credo che la fine di ogni mia lettera per voi costituirebbe l’inizio di una nuova missiva.
Cosi vi intratterrei senza sosta, dal momento che la lontananza non mi consente di fare altrimenti. D’altra parte, qui gli affari, o per meglio dire, gli inconvenienti sono più numerosi di quanto non fossero a Chartres. Contavo di partire, ma dovrò trattenermi qui anche domani. Dio sa le benedizioni che manderà mia sorella. Souvré ci prepara oggi un convito cui parteciperanno tutte le dame. Io sarò vestito solo di nero, giacché sono vedovo di chi mi può dare gioia e contentezza.
Non si vide mai fedeltà più pura della mia : glorificatevene, poiché è per voi. Se d’O. si trova da voi, avvertitelo quando partiranno i miei lacché, ché mi faccia avere notizie dei nemici.
Non appena vedrò mia sorella, vi invierò la Varenne per comunicarvi il giorno certo del mio ritorno, che mi industrierò ad affrettare, essendo io la persona più innamorata del mondo, e tuttavia lontano dalla sua dea. Abbiate fiducia in me, mia cara sovrana, e ricevete cento baciamano, di tutto cuore, come feci ieri.

Il 4 febbraio

Henry

Gabrielle d’Estrées, figlia del marchese di Coeuvres,
diventa l’amante di Enrico IV ( 1553 – 1610 ) nel 1591, a diciotto anni, e tale rimane fino alla morte per parto all’età di ventisei anni.

Non diventerà mai regina, ma certamente il re la tratterà sempre come tale e riconoscerà i tre figli da lei avuti che daranno origine al ramo Vendome della Casa di Borbone.


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