Ascolto
ancora il tuo respiro
nella brezza del mattino
quando mi chiamavi
per iniziare a studiare.
Di fuori c’era l’aurora.
L’aroma del caffe’ bollente
lo iniziavo a gustare
quando mi alzavo dal letto
e scendevo assonnato giu’ per le scale.
Ti rivedo ancora seduta
davanti la finestra della cucina
mentre facevi saltellare le tue dita
tra il pizzo e l’uncinetto.
Mi ricordo quando ancora addormentato prendevo il libro
di geografia astronomica
e mi lasciavo svegliare da liquidi destini
che galleggiavano sopra mari infiniti.
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