Wednesday, December 29, 2010
Friday, December 24, 2010
Wednesday, December 22, 2010
The first Noel
The First Noel, the Angels did say
Was to certain poor shepherds in fields as they lay
In fields where they lay keeping their sheep
On a cold winter's night that was so deep.
Noel, Noel, Noel, Noel
Born is the King of Israel!
They looked up and saw a star
Shining in the East beyond them far
And to the earth it gave great light
And so it continued both day and night.
Noel, Noel, Noel, Noel
Born is the King of Israel!
And by the light of that same star
Three Wise men came from country far
To seek for a King was their intent
And to follow the star wherever it went.
Noel, Noel, Noel, Noel
Born is the King of Israel!
This star drew nigh to the northwest
O'er Bethlehem it took its rest
And there it did both Pause and stay
Right o'er the place where Jesus lay.
Noel, Noel, Noel, Noel
Born is the King of Israel!
Then entered in those Wise men three
Full reverently upon their knee
And offered there in His presence
Their gold and myrrh and frankincense.
Noel, Noel, Noel, Noel
Born is the King of Israel!
Then let us all with one accord
Sing praises to our heavenly Lord
That hath made Heaven and earth of nought
And with his blood mankind has bought.
Noel, Noel, Noel, Noel
Born is the King of Israel!
The first noel e' un tradizionale canto natalizio inglese...more
Saturday, December 18, 2010
Handel Feast - Auditorium parco della musica
Friday, December 17, 2010
Rembrandt - Lezione di Anatomia del Signor Tulp
Thursday, December 16, 2010
Dolce di natale - La Copeta o Nociata.
La "Copeta" o Nociata ĆØ di forma romboidale, presenta un colore variegato, ĆØ di sapore molto dolce. Va consumata fresca. La preparazione ĆØ a base di miele, noci e nocciole. Si versa il miele in una casseruola e si pone a fuoco basso finchĆ© non assume un colore rossastro; si aggiungono le noci mondate e tritate finemente e si continua a cuocere per circa un quarto d'ora. Il composto viene tolto dal fuoco e versato sulla spianatoia o sulla tavola di marmo bagnata, steso con il mattarello bagnato fino ad uno spessore di mezzo centimetro e tagliato poi a rombi, ognuno dei quali verrĆ posto tra due foglie di alloro. Si consiglia di far riposare la preparazione per qualche giorno prima di consumarla....more...more..more...English version
Sunday, December 12, 2010
Tuesday, December 7, 2010
Friday, December 3, 2010
La Fisiognomica
Tutto il sapere umano si basa infatti sulla fisio-gnomica derivata dalla fisio-nomia esteticadella realtĆ . Ovvero sia dal dedurre, attraverso i sensi e l'osservazione morfo-genetica della natura, la sua intrinseca legge del divenire in atto. ...more
Dal modo in cui una persona si siede su una sedia o su una poltrona si possono riconoscere alcune sue caratteristiche psicologiche. Allora, se vogliamo avere elementi supplementari per inquadrare una persona, cominciamo a fare un po’ piĆ¹ di attenzione al modo in cui sta seduto. Se, ad esempio, una persona si siede sul bordo della sedia, o possiede delle riserve ad essere lƬ dove si trova, o altrimenti ĆØ un tipo impaziente, affrettato nelle sue conclusioni e soggetto a frequenti sbalzi d’umore. Chi cambia continuamente posizione non puĆ² che essere un inquieto, o comunque, almeno in quella specifica situazione, sta avvertendo un senso di disagio. Chi sedendosi occupa invece tutta la sedia o la poltrona, vuole fare impressione, mentre in realtĆ ĆØ un insicuro e tendenzialmente poco intraprendente. Cerca un appoggio che non ha ancora trovato. Chi siede in posizione eretta, senza appoggiarsi sui gomiti, rivela invece grande energia, sicurezza e coscienza del proprio valore (magari un po’ eccessiva). Chi incrocia le braccia dietro la testa o sprofonda nello schienale della poltrona manifesta presunzione o comunque noia nei confronti della situazione o dell’interlocutore. Chi appoggia i gomiti sulle ginocchia, piegandosi su se stesso rivela necessita di contatto verso chi parla, o comunque un non spiccato senso di autonomia psichica, in altre parole ĆØ un tenerone, bisognoso di essere accudito, e soprattutto molto sensibile alle critiche e al sarcasmo. Chi muove freneticamente le gambe o i talloni, non sta ascoltando realmente, ĆØ troppo preso ad inserirsi nel discorso, e in senso lato, ĆØ una persona troppo spesso impegnata a dire la sua e quindi, raramente capace di ascoltare i pareri e le esigenze di chi gli sta vicino. Incrociare le gambe quando si ĆØ seduti rivela un momentaneo stato di tensione e di nervosismo che si scarica tramite l’allungamento dei muscoli delle cosce.
La psicologia moderna ĆØ in grado di svelare le peculiaritĆ del carattere nascoste dietro la pettinatura di un uomo o di una donna. La pettinatura arruffata, ad esempio, viene ritenuta sintomo di una certa confusione d’idee, quantomeno di mancanza di chiarezza. La pettinatura stravagante denota il desiderio di farsi notare a tutti i costi tipico di chi si sente in qualche modo “invisibile” agli altri. La pettinatura a spazzola per un uomo significa che il processo di attaccamento alla madre non ĆØ stato del tutto superato. Questo individuo manifesta nei confronti del mondo esterno un comportamento testardo, ostinato. I capelli pettinati all’indietro sono tipici di un uomo o di una donna intelligente oltre la media. La pettinatura in questo caso lascia scoperta una fronte dietro la quale fervono molti pensieri. Questa persona gioca a carte scoperte, sia nella professione che nei sentimenti. I capelli pazzi in un uomo maturo indicano un temperamento da “genio”, ma anche sregolatezza e giovinezza d’animo. La riga: non solo serve a tenere in ordine i capelli, ma sta ad indicare un vero e proprio atteggiamento nei confronti della vita, che si puĆ² dedurre dal modo in cui viene tracciata. Riga a destra: gusto dell’ordine, della discrezione, desiderio di anonimato. Riga in mezzo: testardaggine, profonde capacitĆ intellettuali, carattere chiuso e a volte preoccupato di rimanere inosservato. La riga a sinistra segnala invece un carattere retto, leale, fiducioso negli altri, anche se testardo nelle proprie decisioni, e, a volte, facilmente suggestionabile.
Passiamo ora all’analisi della barba. Per lo studioso di fisiognomica il barbuto ĆØ sempre qualcuno che ha qualcosa da nascondere. Ma volendo andare piĆ¹ nel dettaglio possiamo dire che chi porta il pizzetto ĆØ dotato di uno spirito sottile e determinato, anche se rischia di essere troppo suscettibile e, in qualche occasione, non troppo leale. La barba folta ĆØ considerata dalle donne simbolo di potenza virile. L’uomo consciamente o inconsciamente ne ĆØ cosciente; e quindi chi porta una barba folta mira a dare un chiaro segnale(non sempre corrispondente alla realtĆ ) di una sua tale potenza. La barba particolarmente abbondante puĆ² denotare invece un eccesso di sensualitĆ e di libido; l’uomo che la porta puĆ² essere un amante instancabile e non certo poco fantasioso. La barba povera o inesistente puĆ² indicare un temperamento debole, femminile, emotivo, che puĆ² perĆ² accompagnarsi ad una buona dose di cinismo ed egoismo.
Toccarsi il mento
Noi tutti ci tocchiamo ogni tanto il viso durante una conversazione, ma il numero delle volte in cui queste azioni vengono effettuate aumenta in maniera notevolissima quando si tenta di ingannare. Fra gli “autocontatti” preferiti dai mentitori troviamo: sfregarsi il mento, grattarsi un sopracciglio, toccarsi il naso, accomodarsi i capelli, coprirsi la bocca. In particolare due di queste azioni diventano frequentissime: toccarsi il naso e coprirsi la bocca. L’atto di coprirsi la bocca ĆØ piuttosto facile da interpretare: da essa stanno uscendo parole menzognere e il soggetto inconsciamente alza la mano, quasi volesse usarla come un bavaglio. Ecco, dunque, le dita a ventaglio sulle labbra, l’indice sul labbro superiore, la mano di fianco alla bocca. Ma occorre precisare che, se vediamo qualcuno effettuare questa copertura della bocca, ciĆ² non significa che stia sicuramente mentendo. Che lo faccia ĆØ perĆ² piĆ¹ probabile che se tenesse le mani lontane dalla bocca. Quanto all’azione di toccarsi il naso, invece, sembra esserci una duplice spiegazione. Innanzi tutto, la mano che si alza per bloccare la menzogna viene deviata da quella parte del cervello che non puĆ² permettere che la copertura funzioni. E il naso ĆØ lƬ, convenientemente vicino. La mano non ha che da allungare di poco il suo movimento e continua cosƬ a coprire in parte anche la bocca. Non solo, quando arriva il momento della menzogna, si verifica un lieve aumento di tensione, che produce piccoli mutamenti fisiologici, alcuni dei quali incidono sulla sensibilitĆ del rivestimento interno della cavitĆ nasale, provocando una sensazione di leggero e inconsapevole prurito . A questo punto la mano, spesso senza che ce ne accorgiamo va a sfregare il naso.