Io non ho mai smesso di considerarmi più intelligente di tutti e, qualche volta, credetemi, me ne sono sentito un po' imbarazzato.

Thursday, December 27, 2012

La dinastia dei Brueghel.

DANZA NUZIALE dipinto di P.Brueghel il vecchio.

La storia è piena di dinastie. Casate di re e imperatori che, per generazioni e generazioni, esercitarono il potere, passandosi lo scettro di padre in figlio. Qualcuna è ancora in piedi, della maggior parte, ormai, rimangono soltanto lunghi elenchi di nomi che affollano le pagine dei libri. Quella dei Brueghel, però, fu qualcosa di profondamente diverso: non una discendenza di regnanti ma una ben più rara stirpe di pittori.
Un fenomeno mai visto prima, per lo meno nell'ambito dell'arte occidentale, e che nemmeno si sarebbe ripetuto. Un'epopea lunga oltre 150 anni, in grado di coinvolgere ben cinque generazioni di artisti, fino a trasformare quel nome in una sorta di marchio. Capostipite e fondatore di questa straordinaria famiglia fu Pieter Brueghel, in seguito detto il Vecchio per distinguerlo dai suoi successori, ad ognuno dei quali, dal momento che i nomi spesso si ripetevano come in una filastrocca, toccò un diverso soprannome. 
Nato intorno al 1525, il primo dei Brueghel fu il più importante pittore fiammingo della sua 
Ispirato dai dipinti visionari di Hieronymus Bosch, trasformò lo stile naturalistico delle origini, sviluppando una sensibilità sempre più vicina al fantastico e via via più incline al grottesco. Rispetto al maestro seppe rappresentare la dimensione onirica in una chiave più terrena e concreta, dando sempre grande importanza al paesaggio e al rapporto tra uomo e natura, realizzando una lunga serie di tele che spaziano dalle scene di vita contadina alle rappresentazioni figurate di proverbi. Opere affascinanti, talvolta inquietanti, cariche di un simbolismo a sfondo morale e religioso dai tratti spesso caricaturali che, rispetto alla contemporanea arte rinascimentale italiana, tendono ad affidare un ruolo marginale alla figura umana, concentrandosi piuttosto sui dettagli della natura.
A raccogliere il testimone lasciato dal primo dei Beueghel ci pensarono innanzitutto i due figli, Pieter il Giovane o degli Inferi e Jan il Vecchio che, contrariamente al fratello, si discostò dallo stile paterno per dipingere, più che altro, bellissime nature morte e composizioni di fiori recisi. Ma le orme del nonno furono seguite anche dal nipote Jan il Giovane che mise al mondo ben undici figli, cinque dei quali si dedicarono alla pittura. A questi si aggiunsero i discendenti delle sorelle e i cognati, in una linea che parte da Pieter il Vecchio e arriva fino a David Teniers il Giovane e ad Abraham, entrambi attivi nella seconda metà del XVII secolo.


Tuesday, December 25, 2012

La memoria

La memoria della maggior parte degli uomini e' un cimitero abbandonato, dove giacciono senza onori i morti che essi hanno cessato di amare.Ogni dolore prolungato e' un insulto al loro oblio.

Sunday, December 23, 2012

La nave dei folli .H.Bosch

Il trittico originale doveva essere composto dalla Nave dei folli a sinistra con l'Allegoria dei piaceri nella parte inferiore e la Morte di un avaro a destra.
La Nave dei folli mostra una folla di personaggi stretti su una piccola imbarcazione, intenti a sprecare la propria vita nei vizi. La condanna del peccato, tema ricorrente nelle opere dell'artista fiammingo, si può accostare a quest'opera per la presenza di più elementi topici: si scorgono ad esempio tra i personaggi gesti e movenze poi ripresentate in altre opere simili, oltre alla presenza di simboli quali il gufo, in cima all'albero, e la ciliegia sul tavolo, entrambi icone del peccato, nonché la mezzaluna musulmana sul vessillo attaccato all'albero, che è un vero "albero", a cui sono legati dei polli spennati, che un uomo, simbolo probabilmente della gola, si appresta a prendere.

Tuesday, December 18, 2012

Poesia araba


Nasciamo per morire...
... generiamo per il buio della terra
costruiamo per distruggere
e la voce alziamo prima di svanire in silenzio
la vita scorre sbattuta nella più selvaggia solitudine e noi corriamo... assetati dietro un miraggio
e viviamo per colmare d’acqua
brocche frantumate
Ma la verità stupefacente
è che angeli...
e demoni...
hanno ancora per noi...
mille attenzioni .


By Sayed  Hegab

Sunday, December 16, 2012

Gioia del sogno.

Gioia del sogno,
che mai uguagliò
nessuna gioia reale!
- E che triste gioia
quotidiana questa
a cui ci adattiamo, dimenticando
l'altra, l'altra, l'altra;
che sa; ogni giorno, di non essere più che
vano seme del fiore del sogno!

By J.R.Jimenez

Wednesday, December 12, 2012

White gauze (1984)

by Robert Mapplethorpe.Titolo in italiano dell'opera: Garza Bianca.

Monday, December 10, 2012

Tuesday, December 4, 2012

Credo in te.


Credo in te , amico
Credo nel tuo sorriso,
finestra aperta
nel tuo essere.
Credo nel tuo sguardo,
specchio della tua onestà.
Credo nella tua mano,
sempre tesa per dare.
Credo nel tuo abbraccio,
accoglienza sincera
del tuo cuore.
Credo nella tua parola,
espressione di quel che ami
e speri.
Credo in te, amico,
così, semplicemente,
nell'eloquenza del silenzio.

by Pam Brown (1948).Poeta Australiano.

Monday, December 3, 2012

Se mi chiamassi


Se mi chiamassi, sì,
se mi chiamassi.
Io lascerei tutto,
tutto io getterei:
i prezzi, i cataloghi,
l’azzurro dell’oceano sulle carte,
i giorni e le loro notti,
i telegrammi vecchi
ed un amore.
Tu, che non sei il mio amore,
se mi chiamassi!
E ancora attendo la tua voce:
giù per i telescopi,
dalla stella,
attraverso specchi e gallerie
ed anni bisestili
può venire. Non so da dove.
Dal prodigio, sempre.
Perché se tu mi chiami
- se mi chiamassi, sì, se mi chiamassi –
sarà da un miracolo,
ignoto, senza vederlo.
Mai dalle labbra che ti bacio, mai
dalla voce che dice: “Non te ne andare”.
by Pedro Salinas

Vai avanti

Puoi spendere minuti, ore, giorni, settimane o persino mesi ad analizzare una situazione, cercando di mettere insieme i pezzi... giustificando cosa sarebbe potuto accadere o cosa sarebbe stato giusto che accadesse.
Oppure puoi semplicemente lasciare i pezzi sul pavimento ed andare fottutamente avanti.

da PensieriParole