Io non ho mai smesso di considerarmi più intelligente di tutti e, qualche volta, credetemi, me ne sono sentito un po' imbarazzato.

Thursday, November 3, 2022

Cosa ho imparato leggendo

Come non perdere la concentrazione mentre leggo

Ho imparato che in ognuno di noi ci sono luci ed ombre (I fratelli Karamazov), che l'amicizia può fare male e curare (Le braci/Narciso e Boccadoro).

Che ad ogni età si possono vivere emozioni (Le nostre anime di notte).

Ho imparato che il male, spesso, ci cammina accanto (Il nome della rosa) e che l'amore scuote l'anima (Eloisa/I dolori del giovane Werther).

Che bisogna fotografare con gli occhi la vita (Tutto sarà perfetto) e che nelle situazioni peggiori si trova sempre uno spiraglio di luce (Le mie prigioni).

Ho imparato che spesso gli altri ci percepiscono diversamente da come noi crediamo di essere (Uno, nessuno e centomila) e che il momento di avere giustizia o vendetta si presenta, prima o poi (Il conte di Montecristo).

Che la mia città ha avuto un re senza corona (Masaniello) e che non fidarsi, spesso, è meglio (Pinocchio).

Che dovremmo trovare il coraggio di essere quello che vogliamo (Zio Cardellino) e che la curiosità è alla base della crescita (Il più grande uomo Scimmia del pleistocene).

Ho imparato che prima o poi, purtroppo, si viene traditi (Il campo del vasaio), e che qualche volta si deve fare un po' di teatro per sopravvivere (Il cuoco dell'Alcyon).

Ho imparato che è meglio prenderla con filosofia (I presocratici) e che il mare cura, anche solo a guardarlo da un dondolo (Ogni respiro).

Che chi non vuol sentire davvero, non sente (la concessione del telefono) e che ad accontentarsi si diventa infelici (In fondo al tuo cuore).

Ed ho imparato che bisogna credere fermamente nel proprio sogno, e non fermarsi per gli ostacoli che il cammino per raggiungerlo ci mette davanti (Il mago di Oz).

Wednesday, September 7, 2022

Ci hanno fatto credere

 John Lennon: "Ci hanno fatto credere..." - Valigia A Colori

Ci hanno fatto credere che l’amore, quello vero, si trova una volta sola, e in generale prima dei trent’anni.
Non ci hanno detto che l’amore non è azionato in qualche maniera e nemmeno arriva ad un’ora precisa.

Ci hanno fatto credere che ognuno di noi è la metà di un’arancia, che la vita ha senso solo quando riusciamo a trovare l’altra metà.
Non ci hanno detto che nasciamo interi, che mai nessuno nella nostra vita merita di portarsi sulle spalle la responsabilità di completare quello che ci manca: si cresce con noi stessi. Se siamo in buona compagnia, è semplicemente più gradevole.

Ci hanno fatto credere in una formula chiamata “due in uno”: due persone che pensano uguale, agiscono uguale, che solamente questo poteva funzionare.
Non ci hanno detto che questo ha un nome: annullamento. Che solamente essere individui con propria personalità ci permette di avere un rapporto sano.

Ci hanno fatto credere che il matrimonio è d’obbligo e che i desideri fuori tempo devono essere repressi.
Ci hanno fatto credere che i belli e magri sono quelli più amati, che quelli che fanno poco sesso sono all’antica, e quelli che invece ne fanno troppo non sono affidabili, e che ci sarà sempre un scarpa vecchia per un piede storto!
Solo non ci hanno detto che esistono molte più menti “storte” che piedi.

Ci hanno fatto credere che esiste un’unica formula per la felicità, la stessa per tutti, e quelli che cercano di svincolarsene sono condannati all’emarginazione.
Non ci hanno detto che queste formule non funzionano, frustrano le persone, sono alienanti, e che ci sono altre alternative.

Ah, non ci hanno nemmeno detto che nessuno mai ci dirà tutto ciò.
Ognuno di noi lo scoprirà da sè. E così, quando sarai molto innamorato di te stesso, potrai essere altrettanto felice, e potrai amare qualcuno.”

John Lennon

Le caramelle

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La vita e' come un pacchetto di caramelle

date ad un bambino.

All'inizio le mangi avidamente.

Quando stanno per finire e vedi che il 

sacchetto di caramelle si sta riducendo 

diventi piu' riflessivo:

Io mi voglio gustare le caramelle che restano.

 

By Maria de Andrade.Poeta

 

 

Questa notte

 upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/0b/Lec...

 

Questa notte sfiorata da malinconiche brezze 

e' iniziata con sottili e stanchi pensieri.

Una parte del mio spazio mentale si riempie di neuroni impazziti

che nuotano nei miei liquidi destini.

La mia notte e' un sogno onirico.

Quando mi sveglio laa mattina mi rendo conto che la malinconia mi 

aiuta a capire che non c'e' niente di tanto grave rispetto alla chiamata finale.

 

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Tuesday, August 30, 2022

Solo chi ti ama ti ascolta

 

 

 Old Beggar Or Homeless Dirty Man Singing And Playing Guitar On Footpath Of  Modern City With Donate Bowl, Paper Cardboard With Help Text To Beg For  Money. Poverty In Town Stock Photo,

 Nella panchina nera della stazione ci vive un signore 

dal cuore di sabbia e dal sorriso del sole.

Il profilo barbuto confonde il suo naso canuto 

e la voce ubriaca impreca la vita passata.

I suoi occhi di  fumo non hanno paura 

e guardano in faccia la gente che avanza.

Le sue mani orgogliose non chiedono niente

e stringono solo il rumore dei treni.

Lui conta le ore con la testa all'amore

ed i piedi ad un futuro con meno dolore.

Gli fa' compagnia una vecchia chitarra 

ed una bottiglia di birra 

che lui continua a bere senza usare il bicchiere.

La folla incurante si accalca e si affanna

senza badare a chi soffre e si danna.

Ogni volta che passo lo sento cantare 

"solo chi ti ama ti ascolta"

 

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I cretini

 22,928 Stupido Foto - Foto Stock Gratis e Royalty-Free da Dreamstime

 

Il problema di quelli che non capiscono 

e' che non capiscono di non capire e 

dunque non capendo  si convincono di capire di avere ragione.

 

 

Thursday, August 25, 2022

Sulla tomba di mia madre

 Un bambino scappa ogni giorno dalla casa del patrigno per andare sulla tomba  della mamma: un giorno incontra una donna proprio come lei

 La tua voglia di vita si e' spenta il giorno 

che hai perduto la tua prima giovanissima figlia.

Gli anni che sarebbero arrivati 

li hai graffiati, con le unghi spuntate,

nei fondi di speranze per tirare fuori avanzi di sorrisi

da regalare agli altri figli.

Sei stata sola nello zibaldone della vita.

Hai cercato di mascherare la malinconia

con l'ironia ma si vedeva che i tuoi occhi erano tristi.

Da quando non ci sei la mia strada non e' stata mai dritta

ed i miei pensieri piu' profondi sono rinchiusi in una stanza buia.

Davanti la tua tomba non bastano due righe per ricordarti.

Sulla tomba di mia madre non si piange perche' ci vorrebbe il mare

per raccogliere tutte le mie lacrime.  

 

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Tuesday, July 26, 2022

Cosa rimpiangeremo

 5 cose che…] 5 classici che mi vergogno di non aver ancora letto – Scheggia  tra le pagine


La prima sarà non aver vissuto secondo le nostre inclinazioni ma prigionieri delle aspettative degli altri. Cadrà la maschera di pelle con la quale ci siamo resi amabili, o abbiamo creduto di farlo. Ed era la maschera creata dalla moda, dalle false attese nostre, per curare magari il risentimento di ferite mai affrontate. La maschera di chi si accontenta di essere amabile. Non amato.
Il secondo rimpianto sarà aver lavorato troppo duramente, lasciandoci prendere dalla competizione, dai risultati, dalla rincorsa di qualcosa che non è mai arrivato perché non esisteva se non nella nostra testa, trascurando legami e relazioni. Vorremmo chiedere scusa a tutti, ma non c'è più tempo.
Per terzo rimpiangeremo di non aver trovato il coraggio di dire la verità. Rimpiangeremo  di non aver detto abbastanza "ti amo" a chi avevamo accanto, "sono fiero di te" ai figli, "scusa" quando avevamo torto, o anche quando avevamo ragione. Abbiamo preferito alla verità rancori incancreniti e lunghissimi silenzi.
Poi rimpiangeremo di non aver trascorso tempo con chi amavamo. Non abbiamo badato a chi avevamo sempre lì, proprio perché era sempre lì. Eppure il dolore a volte ce lo aveva ricordato che nulla resta per sempre, ma noi lo avevamo sottovalutato come se fossimo immortali, rimandando a oltranza, dando la precedenza a ciò che era urgente anziché a ciò che era importante. E come abbiamo fatto a sopportare quella solitudine in vita? L'abbiamo tollerata perché era centellinata, come un veleno che abitua a sopportare dosi letali. E abbiamo soffocato il dolore con piccolissimi e dolcissimi surrogati, incapaci di fare anche solo una telefonata e chiedere come stai.
Per ultimo rimpiangeremo di non essere stati più felici. Eppure sarebbe bastato far fiorire ciò che avevamo dentro e attorno, ma ci siamo lasciati schiacciare dall'abitudine, dall'accidia, dall'egoismo, invece di amare come i poeti, invece di conoscere come gli scienziati. Invece di scoprire nel mondo quello che il bambino vede nelle mappe della sua infanzia: tesori. Quello che l'adolescente scorge nell'addensarsi del suo corpo: promesse. Quello che il giovane spera nell'affermarsi della sua vita: amori.

by Alessandro D'Avenia - Ciò che inferno non è - Mondadori 2014

Monday, July 25, 2022

La tristezza

 Sentire la tristezza nel cuore

e' come guardare un fiore che ha perso il suo colore.

La tristezza e' un'onda che 

mi travolge ma non mi affonda.

La tristezza la sento nelle vene.

La tristezza e'  trovarsi puntato 

contro un fucile.

La tristezza e' una malato 

che non vuole andare all'ospedale.

E' un bambino che non vuole piu' sorridere.

La tristezza non mi uccide perche' svanisce 

quando credo di morire.

 

How to connect with negative emotions: sadness • Liberty Counselling  Luxembourg


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Wednesday, July 20, 2022

La piazzetta del prete

 


Una piazza sdraiata di fronte la chiesa richiama tempi lontani.

Bambini vestiti di stracci e con le teste rasate 

giocano a palla con le gambe spellate.

Dietro la chiesa di pietra si alza una brezza 

dall'acre sapore di cuoio e osteria.

Rivedo gli anni dove gli uomini bevevano vino e fatica.

Una chiesa testimone dei miei anni.

La piazzetta  del prete che rassicura 

e fa dimenticare la luna.

 

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Thursday, June 30, 2022

La governante di De Chirico

Da Casali Petrangeli di Petrella Salto a piazza di Spagna, passando per Borgo San Pietro. L’esposizione “Giorgio de Chirico, gli spettacoli disegnati” che si e aperta ieri a Rieti, a Palazzo Dosi, ha dietro una storia a dir poco singolare. Vincenzina Petrangeli nasce nel 1910 nel borgo del Cicolano e matura l’intenzione di farsi suora, osteggiata dal padre: da qui, nasce il suo forte legame con le sorelle di Borgo San Pietro. L’approdo a Roma avviene per attraverso di una zia e, nel 1954, le si aprono le porte nientemeno che di casa de Chirico, al memorabile 31 di piazza di Spagna.
Difficile immaginarli, i dialoghi tra la signora Isa, il maestro che si riunisce al vicino Caffè Greco con il suo circolo di intellettuali e la semplice governante Vincenzina, che diviene molto più di una collaboratrice: il rapporto con il nucleo familiare si stringe così tanto, che alla giovane, intelligente e furba, vengono attribuiti compiti di patrimonio e pubbliche relazioni. Le rispettive amicizie si integrano, Vincenzina porta le sorelle a casa del maestro, lui visita il monastero di Borgo San Pietro. Oggi, quell’amicizia di tutta la vita rivive in una grande mostra promossa dalla Fondazione Varrone, insieme con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico e il Monastero di Santa Filippa e curata da Simonetta Antellini e Lorenzo Canova. Ben 77 opere tra acquerelli, opere grafiche e sculture che hanno girato il pianeta. Nel testamento, la signora Isa, morta nel 1990, va via da una serie di dipinti al monastero di Borgo San Pietro e il legame con Vincenzina pulsa ora nelle emozioni di chi ammirerà le opere. 

 Giorgio De Chirico in mostra a Palazzo Reale | Biglietti Eventi a Milano

 

La mia anima ha fretta

Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere da qui in avanti di quanto non ne abbia già vissuto.

Mi sento come quel bambino che ha vinto una confezione di caramelle e le prime le ha mangiate velocemente, ma quando si è accorto che ne rimanevano poche ha iniziato ad assaporarle con calma.
Ormai non ho tempo per riunioni interminabili, dove si discute di statuti, norme, procedure e regole interne, sapendo che non si combinerà niente.
Ormai non ho tempo per sopportare persone assurde che nonostante la loro età anagrafica, non sono cresciute.
Ormai non ho tempo per trattare con la mediocrità. Non voglio esserci in riunioni dove sfilano persone gonfie di ego.
Non tollero i manipolatori e gli opportunisti. Mi danno fastidio gli invidiosi, che cercano di screditare quelli più capaci, per appropriarsi dei loro posti, talenti e risultati.
Odio, se mi capita di assistere, i difetti che genera la lotta per un incarico maestoso. Le persone non discutono di contenuti, a malapena dei titoli.
Il mio tempo è troppo scarso per discutere di titoli.
Voglio l’essenza, la mia anima ha fretta…
Senza troppe caramelle nella confezione…
Voglio vivere accanto a della gente umana, molto umana.
Che sappia sorridere dei propri errori.
Che non si gonfi di vittorie.
Che non si consideri eletta, prima ancora di esserlo.
Che non sfugga alle proprie responsabilità.
Che difenda la dignità umana e che desideri soltanto essere dalla parte della verità e l’onestà.
L’essenziale è ciò che fa sì che la vita valga la pena di essere vissuta.
Voglio circondarmi di gente che sappia arrivare al cuore delle persone…
Gente alla quale i duri colpi della vita, hanno insegnato a crescere con sottili tocchi nell’anima.
Sì… ho fretta… di vivere con intensità, che solo la maturità mi può dare.
Pretendo di non sprecare nemmeno una caramella di quelle che mi rimangono.
Sono sicuro che saranno più squisite di quelle che ho mangiato finora.
Il mio obiettivo è arrivare alla fine soddisfatto e in pace con i miei cari e con la mia coscienza. Spero che anche il tuo lo sia, perché in un modo o nell’altro ci arriverai.

 

by Mario Andrade 

Poeta e narratore Brasiliano

 

Depeche Mode, Soothe My Soul: video ufficiale e testo - Soundsblog

La vecchiaia

La vecchiaia arriva all'improvviso, come la neve.

Una mattina,al risveglio,ci si accorge che tutto e' bianco.

La vecchiaia è piangere lo sfacelo del proprio passato. 

 Essere anziani è un dono di Dio - Vatican News

 


Friday, June 24, 2022

Il tuo destino

Walking in Your Destiny | worldchallenge.org 
 
 
I tuoi  pensieri diventano le tue parole. 
Le tue parole diventano il tuo comportamento.  
Il tuo comportamento diventa le tue abitudini. 
Le tue abitudini diventano i tuoi valori.  
I tuoi valori diventano il tuo destino.

Sunday, June 19, 2022

Un fiore...un libro.

 

Le cortesie più piccole.. un fiore o un libro.. piantano sorrisi come i semi che germogliano nel buio.

 

Pierre Auguste Renoir, Giovane donna... - Libriantichionline | Facebook 

 Giovane che legge di Renoir

 

 

 

Il pittore

Quando il mare è già un dipinto...il Pittore diventa un veliero che va alla deriva...sulla spiaggia del pensiero.

 

SUNSET IN THE SEA — PALETTE KNIFE Oil Painting On Canvas By Leonid Afremov  - Size 24"x36" 

Non ho bisogno di denaro

Io non ho bisogno di denaro.

Ho bisogno di sentimenti,

di parole, di parole scelte sapientemente,

di fiori detti pensieri,

di rose dette presenze,

di sogni che abitino gli alberi,

di canzoni che facciano danzare le statue,

di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti….

Ho bisogno di poesia,

questa magia che brucia la pesantezza delle parole,

che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

(Alda Merini)

 

8 Reasons Why You Don't Have Money

Il mendicante

Chiedeva l'elemosina , ma il suo zaino era pieno di cibo per cani.

Mi raccontò di quanto era importante che il suo amico mangiasse,

che era l'unico affetto che gli fosse rimasto e l'unico che lo avrebbe difeso mentre dormiva ,

l`'unico che non lo avrebbe mai abbandonato anche se aveva poco da offrirgli,

l`unico che gli dava la giusta considerazione e che gli leccava le ferite

non quelle esterne ma quelle dell'anima!

 

File:Beggar with dog.jpg - Wikimedia Commons 

Memoria ....Passato....Condivisione....Percezione

Il passato è fatto di luoghi astratti, 

ciò che li distingue sono le persone con cui hai condiviso quei luoghi. 

Quando non esistono più quelle persone, non esistono quei luoghi.

E' come se la nostra memoria cancellasse all'improvviso tutto quello che hai condiviso con gli amici,i nostri cari.

 

Memory, memories, past, yesterday - film - Hevria 

Friday, June 17, 2022

Donna che cuce

È una freccia, una freccia, non un ago qualunque

quello che usa nel suo lavoro domestico

la nuova tessitrice d'amore, la donna che adoro

per cui, mentre decora e ricama sulla bella tela,

attraversa e punge il mio cuore con mille punte.

E quel così debole

rosso filo che tira

taglia, annoda, assottiglia, attorciglia e ritorce

la bella mano che m'attira

è il filo della mia vita.

 

Donna che cuce alla luce della lampada | arte 

 

Donna che cuce alla luce della lampada di Jean-François Millet

La Vita e La Morte

 La vita che cerchi non troverai poiché’ quando gli Dei crearono l’umanità assegnarono ad essa la morte.

Quindi riempi il tuo stomaco giorno e notte.

Sii allegro,fai di ogni giorno un giorno di Letizia.

Questo e’ il destino dell’umanità.

Poesia Cinese

 

Vita e morte - Wikiquote 

Morte e vita (Gustav Klimt, 1915) 

Wednesday, March 16, 2022

Mark Knopfler - Are We in Trouble Now

Eros e' un DIO

 

File:Gerome - An Idyll, 1852.jpg - Wikimedia Commons 

 M.Jean-Léon Gérôme, L'Idillio di Dafne e Cloe (1852) - Musée Massey

 

 Eros è un dio, ragazzi miei, giovane, bello e dotato di ali; per questo ama tanto la compagnia dei giovani, corre dietro alla bellezza e mette le ali al cuore. I suoi poteri vanno ben oltre quelli di Zeus: egli domina gli elementi, domina gli astri, domina gli dèi, che pure sono simili a lui, più di quanto voi possiate sulle capre e sulle pecore. Tutti i fiori sono opera di Eros; questi alberi li ha creati lui; ed è grazie al suo intervento se scorrono i fiumi e soffiano i venti.

 

By Longo Sofista, Gli amori pastorali di Dafne e Cloe.

 

Se tardi a trovarmi, insisti.

 


Se tardi a trovarmi, insisti.

Se non ci sono in nessun posto,

cerca in un altro, perchè io sono

seduto da qualche parte,

ad aspettare te...

e se non mi trovi piú, in fondo ai tuoi occhi,

allora vuol dire che sono dentro di te.

 

By Walt Whitman - Foglie d'erba

 

Chi e’ amato non conosce morte

 

 

 



Chi è amato non conosce morte,

perché l'amore è immortalità,

o meglio, è sostanza divina.

Chi ama non conosce morte,

perché l'amore fa rinascere la vita

nella divinità.

 

By E.Dickinson 

Friday, March 4, 2022

Cammina

 

Frasi sul camminare: citazioni, aforismi, proverbi e canzoni 

 

Cammina, continua a camminare,

anche se la notte t'appare infinita,

anche se la tempesta penetra nelle ossa.

Continua a camminare,

confida nel cammino,

nei tuoi passi,

nella vita e nel suo sacro mistero.

E vola, anche senza ali

e canta, anche senza voce

e sogna, anche senza stelle.

Perchè quando lasci emergere la musica del tuo cuore

danza con te tutto l'universo.

  

By Ada Luz Márquez

 

Monday, August 16, 2021

Volo dell’aquila: la leggenda

 Il volo dell'aquila, la leggenda indiana racconta come cambiare vita |  Pier78

Una leggenda popolare indiana dice che l’aquila vive fino a 70 anni.Ma perché ciò possa accadere, intorno ai 40 anni, deve prendere una decisione difficile. A questa età i suoi artigli sono lunghi e flessibili, e non riescono più ad afferrare le prede di cui si nutre. Il suo becco, allungato e appuntito, si incurva. Le ali, invecchiate e appesantite dalle penne assai ingrossate, puntano contro il petto.

Volare è ormai difficile

L’aquila ha solo due alternative: lasciarsi morire o affrontare un doloroso processo di rinnovamento, lungo ben 150 giorni.

Se decide per la seconda opzione, l’aquila vola allora in cima a una montagna e si ritira su un nido inaccessibile, addossato a una parete rocciosa, un luogo da cui potrà fare ritorno con un volo piano e sicuro. Qui l’aquila comincia a sbattere il becco sulla parete fino a staccarlo, affrontando con coraggio il dolore di tale operazione.

Passate alcune settimane, le ricresce un nuovo becco. Con questo, strappa uno a uno, incurante del dolore, i vecchi artigli. Quando ricrescono i nuovi artigli, con questi e con il becco, strappa dal suo corpo tutte le penne, una ad una.

Quando rinascono le nuove penne la nuova aquila si lancia sicura nel volo di rinnovamento e ricomincia a vivere per altri 30 anni...........

Nella nostra vita, per continuare un volo della vittoria, molte volte dobbiamo proteggerci da tutto ed iniziare un processo di rinnovamento.

Dobbiamo abbandonare costumi, tradizioni e ricordi, il cui peso ci impedisce di andare avanti. Solo liberi dal passato, possiamo trarre vantaggio dal prezioso risultato che un rinnovamento ci porta.

Rinnovare te stesso implica mettere ordine nel mondo mentale, scartare i ricordi di eventi frustranti o dolorosi, lasciando soltanto l'esperienza di ciò che abbiamo imparato.

Per mettere ordine, rinnovarci e prendere il volo, dobbiamo conoscere noi stessi, sapere chi siamo, quali sono le nostre potenzialità e dove vogliamo andare.

Non è necessario adattarsi al problema: c'è la possibilità di liberarsene. Ma il percorso è un pò difficile, il percorso è impegnativo.

È una tua scelta......

Sempre su, sempre avanti

 

Destino

 Il nostro destino è davvero nelle nostre mani? - Oliver Burkeman -  Internazionale

Mi manchi Amore mio,

ma così ha deciso Dio,

adesso sei un angelo che vola,

ed io mi sento così sola.

Perché hai aperto la porta,

perché è entrata la morte?

Perché ti sei ammalato

e nessuno ti ha aiutato?

Perché mi hai abbandonato

e dalla morte non sei scappato?

Perché non ti sei nascosto,

vorrei esserci io al tuo posto.

Quando decide Dio,

verrò da te Amore mio,

non ti dirò addio,

perché ci rivedremo, Amore mio.

Ti ho promesso di andare avanti,

ti ho promesso di non dimenticarti,

nessuno prevede il destino,

ho bisogno di un bicchiere di vino.

Il vino rosso mi fa ricordare,

la prima volta in cui siamo andati al mare,

ci siamo ubriacati, non di vino,

ma d’amore, Amore mio.

Non so se mi vedi,

non so se mi senti,

a volte ti sento così vicino,

spero non sia l’effetto del vino.

Ti amerò sempre Amore mio!

( by Atanasova Vanya Nikolova)

Donne che amano il mare

 Women by the sea Paintings by Inna Montano - Artist.com

Le donne che amano il mare,

se lo portano dentro,

fa parte della loro essenza.

Vivono di correnti e di alte maree,

alternando tenere carezze

alla forza della passione.

Quando sono in burrasca

diventano tempestose,

imprevedibili, difficili da affrontare.

Ci sorprendono per le improvvise

tempeste emotive,

ma quando la furia delle onde si placa,

diventano dolci, silenziose e accoglienti.

Sanno stupirci per le ricchezze

che possiamo trovare nelle loro profondità.

Perché le donne che amano il mare

sono anime burrascose e accoglienti

in cui vorremmo vivere per sempre..."

 

(Agostino Degas)

 

 Nato a Pula, in Sardegna, Agostino Degas è da sempre mosso da una profonda passione per tutte le forme d’arte. Poeta e scrittore, pittore, studioso delle religioni, della musica, della teosofia e della filosofia, ha viaggiato a lungo, soprattutto in Oriente e in Sud America, dove ha approfondito culture e religioni locali.

Amami come...

 Come fare la confettura di petali di papavero - greenMe

Amami come il rosso ama il petalo del papavero che per amore,

in autunno,invece di andare a colorare altrove,sceglie di seccare con il fiore.

Sunday, August 1, 2021

Amala

 Man and Woman in Love - Home | Facebook

Te lo sta dicendo a modo suo.

Senza parlare, senza chiedere.

Chiamala

che se non risponde

si ritroverà una chiamata persa

ma se non la chiami tu

ti ritroverai

con un’occasione persa.

Sono così certe persone

arroventate dal silenzio

impastate di sangue e di sogni

di fango e di vita.

Sono quelle che ti svegliano

con un pensiero nella notte.

Sono quelle a cui vorresti urlare:

me lo dici cosa devo fare io con te?

Che ogni tuo sorriso

è un mare in cui mi perdo

un cielo in cui respiro.

Ma tanto è tutto inutile

perché poi neppure loro

te lo possono spiegare.

Quelle persone che sarebbe una follia

lasciarsele scappare

che non sono per tutti

che non le puoi cambiare

perché loro sono fatte così: prendere o lasciare.

 

by Andrew Faber 

Wednesday, July 28, 2021

I parenti

Chi sono i parenti di primo grado

I parenti non sono famiglia.

Famiglia e’ chi ti chiama chi ti cerca

Chi ti sostiene.

Legame di sangue non significa famiglia.

Morti suicidi il giorno della laurea: se l’Università insegna a competere e non ad essere felici

Due studenti universitari che studiano insieme all'aperto | Foto Premium

L’università è una delle tappe più importanti nella vita degli studenti, perché è il luogo dove decidiamo chi essere e cosa fare da “grandi”, dove conosciamo alcune delle persone che ci accompagneranno per tutta la vita e il posto dove acquisiamo le competenze necessarie per svolgere il lavoro che abbiamo sempre desiderato. 

Ma l’università è anche un luogo dove si vive di competizione, poiché la società odierna ci insegna che occorre primeggiare in tutto, perché non c’è spazio per i deboli. La competitività è alimentata dalla costante paura di fallire, di non essere all’altezza degli altri e delle loro aspettative, ci sentiamo in difetto per non aver concluso in tempo, per non aver raggiunto una media alta e per non essere come gli altri.

Noi studenti siamo spesso vittima di paragoni con i figli degli altri, come a ricordarci la nostra costante inadeguatezza. Nessuno si rende conto di quanto male faccia a noi universitari, spingendoci a mentire alle persone che amiamo e portandoci ad alterare la realtà fino alla rilegatura di una tesi di laurea che stenta ad arrivare.

È successo a due studenti della Federico II, una ragazza che studiava scienze naturali e un ragazzo che invece frequentava il dipartimento di studi umanistici. Entrambi avevano venticinque anni ed hanno scelto di togliersi la vita nel giorno in cui si svolgevano le lauree. Un atto estremo, ma che testimonia la necessità di cambiare il nostro modello di società, perché la competizione uccide.

L’università deve essere un luogo dove apprendere delle competenze, dove fare della cultura un mezzo di sviluppo dell’individuo e più in generale della società, altresì non può e non deve assolutamente essere un luogo competitivo, dove si insegue la media e si inquadrano gli studenti come degli imbuti da riempire di nozioni, che si rilevano poi esseri sterili e distanti dalla loro reale utilità quale lo sviluppo umano.

Vale la pena riscoprire ciò che affermava Antonio Gramsci, ovvero che nell’apprendere non esistono ritardi, perché chi sta non si perderà mai del tutto se migliorerà ogni giorno la sua cultura, la sua preparazione generale, se allargherà l’orizzonte delle sue cognizioni e dei suoi interessi intellettuali.

Fin da ragazzini ci dicono di scegliere ciò che porterà al successo, compiendo un sillogismo diseducativo, poiché si inquadra il successo con sola crescita economica, ma la realtà è che siamo persone di successo se siamo felici. Dobbiamo insegnare alle giovani generazioni che nella vita siamo tutti frangibili e che possiamo perdere, perché tutto questo fa parte della strada verso le felicità. Occorre ricordarci che gli studenti sono esseri umani, per questo non bisogna giudicarli se sono in difficoltà ma porgerli una mano ed aiutarli, per costruire una comunità solidale e non egoista.

 

Source:TPI.The Post Internazionale